sabato 7 novembre 2009

Già dal 2002 le aree inquinate di Ca' Ricchi dovevano essere bonificate

San Lazzaro di Savena (29/06/2002)
Intervista all’Assessore Renato Ballotta sul futuro di San Lazzaro
Intervista all’ Assessore Ballotta da "In Piazza" periodico del Gruppo DS

Lo scorso lunedì 3 giugno si è tenuto un incontro con la cittadinanza per parlare del futuro di San Lazzaro, qual è il suo bilancio di questa iniziativa?
"Sono molto soddisfatto, è stata un’occasione importante per coinvolgere un numero rilevante di cittadini nella definizione di decisioni importanti di governo del territorio che incideranno nella vita quotidiana e nelle abitudini di tutti noi, che è opportuno siano il più possibile condivise, con l’obbiettivo del miglioramento generale qualità della vita."
Quali gli obiettivi più importanti che vi proponete con il Piano di riqualificazione dell’area nord?
Stiamo agendo su una parte di città, con l’intento di promuovere la presenza di una ricchezza di unzioni , che accanto alla riorganizzazione della mobilità pubblica e privata con la fermata del treno la tramvia e l’alleggerimento del carico di traffico sulla Via Emilia, consenta di rafforzare l’identità urbana.
Si affronteranno anzitutto problemi di risanamento ambientale; verrà interrato l’elettrodotto che attraversa tutta la città compresa la zona a sud della via Emilia, saranno bonificati i terreni dove sorgeva un deposito di carburanti evitando l’insediamento di un impianto di stoccaggio di rifiuti tossici
nocivi, si attuerà il parco fluviale e il recupero di un ex cava dove si sta già realizzando un parco pubblico di circa cinque ettari, si consentirà la trasformazione a residenza della zona artigianale più vecchia tra Via Speranza e Via Ca’ ricchi, dando una risposta importante anche all’esigenza di case a costi contenuti per l’affitto anche a proprietà indivisa e per la proprietà attraverso l’edilizia convenzionata.
Si promuoverà la presenza di funzioni commerciali e terziarie di qualità si realizzerà il nuovo centro culturale, la sede del nuovo poliambulatorio USL, un nuovo polo scolastico."
Casa risponde a chi obietta che nella zona nord, così come in tutta San Lazzaro, si sta costruendo troppo?
"Intanto dico che a tutt’oggi il 95% di quello che si è costruito e si sta costruendo non è altro che quanto previsto dal PRG del 91, ed è il frutto delle scelte fatte oltre 10 anni fa che si sono dimostrate in buona
sostanza valide
. Infatti, in quel Piano Regolatore, molti interventi, riguarda il recupero di aree,industriali, dimesse e posizionate in luoghi impropri, ciò ha consentito di contenere l’utilizzo di territorio, del resto anche molti degli interventi nella zona nord sono già in piano, e gli ulteriori interventi sono in funzione della riqualificazione urbana."
C’e chi sostiene che lo spostamento della Coop dietro l’area Ansaloni Garden aggraverebbe la situazione del traffico sulla via Emilia, crede che sia una critica giustificata?
"Francamente non credo. sostituendo l’attuale supermercato con uno di circa 600 mq, di superficie di vendita si realizzerà una piazza , parcheggi interrati sufficienti alla nuova struttura, mentre i parcheggi dell’attuale coop diventeranno pubblici al servizio dell’intera zona. La nuova Coop che consentirà di dare un servizio migliore ai cittadini avrà parcheggi più che adeguati alle esigenze, la maggior parte dei quali interrati."
Del resto in questa scelta siamo confortati da studi di urbanisti qualificati che sono impegnati a fare ulteriori approfondimenti, prima di giungere ad una decisione definitiva.
Questa scelta unita al prolungamento della tangenziale fino ad Ozzano e alla riorganizzazione della viabilità di collegamento può consentire anche un senso unico sulla Via Emilia da Via Caselle a Via Fornace, in proposito sono in corso gli approfondimenti necessari con gli studi per la realizzazione della tramvia.

Nostro commento:
Correva l’anno 2002 e l’Assessore all’Urbanistica Ballotta rilasciava al periodico "In Piazza", la sopra riportata intervista.
Volevamo sottolineare alcuni aspetti di stretta attualità partendo da recenti fatti di cronaca che vedono edifici popolari realizzati su aree inquinate.
Ecco cosa dichiarava nel 2002 il nostro Assessore:
"verrà interrato l’elettrodotto che attraversa tutta la città compresa la zona a sud della via Emilia, saranno bonificati i terreni dove sorgeva un deposito di carburanti evitando l’insediamento di un impianto di stoccaggio di rifiuti tossici nocivi, si attuerà il parco fluviale e il recupero di un ex cava dove si sta già realizzando un parco pubblico di circa cinque ettari, si consentirà la trasformazione a residenza della zona artigianale più vecchia tra Via Speranza e Via Caricchi, dando una risposta importante anche all’esigenza di case a costi contenuti per l’affitto anche a proprietà indivisa e per la proprietà attraverso l’edilizia convenzionata."
Dov’è dunque la bonifica delle aree inquinate cui si faceva riferimento e dove oggi sorgono edifici popolari privi di abitabilità ma ugualmente abitati?
Dov'è il "Parco Fluviale"?
Ma soprattutto: Una ex cava si evolve in un Parco Pubblico prima e successivamente diventa il terreno su cui si sta edificando un POLO SCOLASTICO. Cosa conteneva quella cava? a cosa era adibita?
Sono state realizzate abitazioni su di una ex cava?
Possibile che tutti tacciano? Le opere di urbanizzazione previste per l'edificazione di edifici popolari su aree inquinate non prevedevano le spese di bonifica?
Interrogativi cui nessuno intende fornire risposta.

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