mercoledì 25 novembre 2009

Gita al Parco Fluviale con vista sul collettore fognario

Da L'informazione di Bologna del 25.11.09 di G. Fabbri
I lavori in corso di smantellamento dell'ex depuratore di via Speranza, a Caselle di San Lazzaro, fanno sognare ai residenti della zona una prossima estate senza puzze, e zanzare, e il futuro parco pubblico che sorgerà al suo posto al termine dell'attesa demolizione. Con lavori che dovrebbero concludersi entro l'anno come affermato dal presidente di Hera Bologna Luigi Castagna, e dall'ingegner Luca Migliori di Hera, in una recente calda e affollata assemblea "condominiale". L'impianto è infatti in disuso da decenni ma quello che preoccupa i residenti è il retrostante impianto di sollevamento, e il collettore che unisce il sistema fognario di San Lazzaro a quello bolognese, accusati di essere la fonte degli sgradevoli olezzi estivi. Il tecnico di Hera ha comunque assicurato «che tali impianti verranno poi sigillati con pannelli che dovrebbero eliminare le emissioni di cattivi odori con lavori rapidi. Metteremo tutto il nostro impegno, e le tecnologie necessarie - precisò l'ingegner Migliori -, per risolvere tale disagio come è avvenuto per altri impianti in aree urbane che non hanno più problemi del genere».
Come detto i lavori, avviati lo scorso 26 ottobre, procedono con la demolizione delle grandi vasche di cemento armato, e il recupero dei vari materiali che componevano l'impianto. Stando al cartello affisso alla recinzione il costo di tali lavori, interamente a carico di Hera Bologna e affidati alla controllata Akron di Imola e alla Ecoinerti di San Martino (Ferrara), è previsto in 88.500 euro di cui 5.500 di oneri per la sicurezza. Stando ai sondaggi fatti in precedenza dopo tali opere di demolizione e pulizia, come ha detto Luigi Castagna non «saranno necessari ulteriori lavori di bonifica e l'area sarà ceduta al Comune per realizzarvi un parco pubblico». L'assessore all'urbanistica,Leonardo Schippa, riferisce che «sono già previsti in bilancio circa 250.000 euro per la realizzazione del verde pubblico che sarà parte integrante del futuro parco fluviale lungo Savena. Ci sarà poi anche il recupero degli edifici esistenti accanto all'ex depuratore per usi sociali e aggregativi con offerta di servizi e dotazioni a favore della frazione. Proseguendo così, pian piano conclude Schippa le opere per la realizzazione del progetto di riqualificazione urbana della zona nord di San Lazzaro

Un lettore dopo averci segnalato la notizia l’ha commentata così:
L'ex Depuratore dopo 10 anni parrebbe cedere il posto a un Parco Pubblico, come promesso ormai da molti anni dai politici e costruttori locali.
L'Assessore all'Urbanistica magnifica il piano di Riqualificazione dell'area Nord promettendo ancora che “Ci sarà poi anche il recupero degli edifici esistenti accanto all'ex depuratore per usi sociali e aggregativi con offerta di servizi e dotazioni a favore della frazione. Proseguendo così, pian piano - conclude Schippa le opere per la realizzazione del progetto di riqualificazione urbana della zona nord di San Lazzaro” .
L'assessore intende recuperare per usi aggregativi e sociali alcuni edifici prossimi all'ex depuratore mentre tace sulle case di Via Ca ricchi , prive di abitabilità e costruite su aree non bonificate.
La creazione di un Parco Fluviale, così si promette, attraversato dai collettori fognari anzi da un "signor collettore" (il collettore che unisce il sistema fognario di San Lazzaro a quello bolognese) rappresentano un’attrattiva di non poco conto.
Si potrebbe però pensare di edificarci un polo Scolastico come già accaduto nel Parco Spinelli , ex cava , ex parco pubblico ora sormontato da un mostro di cemento...da adibirsi a plesso scolastico.
Anche in tal caso è trionfalistica la posizione del Comune che elimina dopo un decennio un ex depuratore, procede sempre dopo un decennio alla bonifica di quel terreno ma tace, tace ancora sui rischi cui sono stati lungamente esposti i residenti e omette ogni riferimento sulle case di via Ca Ricchi: case senza abitabilità, edificate su di un ex fabbrica di idrocarburi e su terreni mai sottoposti a bonifica.
Ora però la prospettiva di una gita al Parco " fluviale" con vista sui collettori fognari cancella ogni preoccupazione pubblica e alimenta questa calma, ottimistica, serena, lungimirante, incontrastata attività di puzzolente erosione dei diritti della cittadinanza.
Primo fra tutti : il diritto di sapere.

F.N.

 

Al cortese lettore rispondiamo ricordando a lui e a noi stessi che l’Amministrazione dovrebbe far sapere ai cittadini tante cose, essere trasparente e a disposizione per chiarimenti. Ma pare che questo non sia il costume in uso qui a San Lazzaro, dove anzi si preferirebbe scatenare campagne di denigrazione al limite dell’odio verso pubblici ufficiali che segnalano abusi e situazioni di pericolo per la collettività, fino a far passare per matti e mitomani questi pubblici ufficiali. I miasmi dei depuratori fanno evidentemente brutti scherzi.

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