giovedì 30 dicembre 2010

SAN LAZZARO COMUNE TURISTICO E CITTA' D'ARTE

Dai quotidiani locali: San Lazzaro chiede e ottiene dalla Regione lo status di Comune turistico e di città d'arte. Si spera che non sia l'arte dell'abuso edilizio, agli onori delle cronache non solo locali, da molto, troppo tempo.
Al contempo si apprende che qualcuno ha rubato la statuetta del Bambino Gesù che come ogni anno viene deposta innanzi all'altare della chiesa parrocchiale di San Lazzaro. Ladri da poco crescono molto. Il sindaco ha davvero tutto sotto controllo?

giovedì 23 dicembre 2010

MURATORI (CIPEA) SENTITO DAI PM. A SAN LAZZARO QUALCUNO TREMA...

Muratori, direttore del consorzio Cipea il cui cantiere si occupa della costruzione di 30 appartamenti in via Galletta, è stato sentito dai PM della Procura di Bologna nell'ambito dell'inchiesta che lo vede indagato per abusi edilizi, corruzione e altre vicende. Ha ribadito che il Cipea «non ha commesso illeciti in cambio di presunti favori». Con ciò facendo riferimento «alla presunta assegnazione, mai avvenuta, di uno degli appartamenti di via Galletta alla moglie di un ex finanziere e alla bozza del contratto di locazione, peraltro mai concretizzata, destinata alla figlia dell’ex sindaco Flavio Delbono». (virgolettato tratto dal quotidiano L'informazione del 23 dicembre 2010).
Come mai Muratori parla di "ex finanziere"? Negli ultimi articoli apparsi sulla stampa che facevano riferimento al finanziere accusato di corruzione, non v'era alcuna menzione al fatto che l'appartenente alle Fiamme Gialle, ora fosse uscito dal corpo.
Negli ultimi giorni si sono avute numerose notizie riguardanti arresti di finanzieri facenti capo al comando provinciale. Quando il Sindaco di San Lazzaro fu messo a conoscenza, da parte di alcuni acquirenti degli appartamenti di via Galletta ora oggetto dell'inchiesta, di richiesta di pagamenti in nero, egli stesso riferì di essersi recato al Comando provinciale della Gdf, alla Ponticella di San Lazzaro. Questa Ponticella è al centro di una vera e propria bufera. Il Sindaco non commenta, ma si è anche rifiutato di fornire spiegazioni al consigliere Bagni (PDL) che gli chiedeva formalmente di conoscere chi nel Comune di San Lazzaro fosse formalmente indagato e a che titolo in questa oscura vicenda. Lo stesso Sindaco che, appunto, invece di indirizzare presunte vittime di reati alla Procura della Repubblica, riteneva di farsi consegnare da loro missive contenenti "spiegazioni" dei reati subiti per poi "inoltrarle" alla Ponticella. Quanta familiarità con questa Ponticella, verrebbe da dire osservando semplicemente i fatti dall'esterno.
Mentre Muratori parla di "ex" finanzieri. Strano, stranissimo quadro. La Procura della Repubblica, guidata da pochi mesi da un nuovo titolare, dott. Alfonso, saprà senz'altro venirne a capo.

venerdì 17 dicembre 2010

UN GIGANTESCO PARCHEGGIO A PAGAMENTO

A tutti è arrivato il giornalino del Comune che magnifica la buona amministrazione sanlazzarese.

Pochi han fatto caso alla bella mappa del centro con evidenziate le nuove zone da adibire a striscie blu.

Peccato che Sindaco e Giunta abbiano in mente ben altro.
Di rendere praticamente tutta San Lazzaro un gigantesco parcheggio a pagamento.
Senza nessuna agevolazione per i cittadini che lasciano l'auto, per recarsi al lavoro con altri mezzi.

Questa si che è programmazione intelligente, in favore dei mezzi alternativi, tipo il CIVIS o il trenino per il centro di Bologna.

La cittadinanza, come ovvio, ringrazia il signor Sindaco per il bel regalo di Natale...anzi più equiparabile al carbone portato dalla Befana.

mercoledì 15 dicembre 2010

CLAMOROSI ARRESTI TRA LE FIAMME GIALLE

Dal Resto del Carlino del 14 dicembre:

Ci sono anche quattro finanzieri tra le sei persone state arrestate tra ieri e oggi nell’ambito dell’inchiesta sulla “Rimini yacht”, la societa’ dell’armatore bolognese Giulio Lolli (irreperibile da mesi) finita in crac nei mesi scorsi dopo l’apertura di una prima inchiesta a Rimini per appropriazione indebita e truffa (il 17 maggio fu denunciato il furto di uno yacht da cinque milioni di euro) e di una seconda inchiesta a Bologna, dove si profilo’ il versante della corruzione di alcuni militari delle Fiamme gialle (...). Gli arresti di oggi sono stati eseguiti sulla base di un’ordinanza firmata dal gip Pasquale Gianniti su richiesta del pm Antonella Scandellari (...).

Interessante richiamo dell'articolo, oltre all'inchiesta "Rimini yacht", a una non meglio specificata "seconda inchiesta a Bologna, dove si profilò il versante della corruzione di alcuni militari delle Fiamme gialle".
E' di pochi giorni fa la notizia di un finanziere del Comando provinciale della Ponticella a San Lazzaro, indagato per corruzione nell'ambito dell'affaire Cipea, che vede coinvolti tra gli altri il presidente dello stesso Consorzio e il Direttore dei lavori arch. Noacco, consigliere indipendente eletto nelle liste del PDL e difeso strenuamente dal collega del PDL Maurizzi, entrambi "tutelati" dal consigliere regionale Galeazzo Bignami. Di Noacco, il coordinatore provinciale del PDL Alberto Vecchi e 4 consiglieri comunali del PDL San Lazzaro hanno già da tempo chiesto le dimissioni.
Due cittadini denunciarono in una missiva di avere subito richieste di versamento di danaro in nero per l'acquisto di un appartamento in edilizia convenzionata e lo segnalarono al Sindaco di San Lazzaro Macciantelli, il quale riferisce di se stesso di essere andato "alla Ponticella" a fare presente la cosa.
Tutto ruota sempre attorno a questa Ponticella. Militari della GDF indagati in vari filoni d'inchiesta. Il Sindaco che mostra familiarità con "la Ponticella" tanto da dire di esservisi recato immediatamente con la missiva dei cittadini vittime del presunto reato.
Ora, nuovi arresti, e non solo per l'inchiesta "Rimini yacht". Parrebbe essersi chiusa un'epoca.

giovedì 9 dicembre 2010

Comici in prima linea

Il Sindaco di San Lazzaro sul Carlino fotografato assieme al comico ferrarese Duilio Pizzocchi. Beh effettivamente per lui forse è il posto giusto, data la comicità della sua Amministrazione.
Ci pensano poi alcuni signori della c.d. opposizione a fare gag, quando il Sindaco latita. Il sig. Omer è molto bravo a giocare a fantasmino quando si deve votare su argomenti scomodi al Sindaco e alla giunta. Il Sig. Noacco poi è ancora più bravo: c'è ma non c'è. E' presente ma non vota. Il suo è, dopo quello dell'astensione, il partito del non-voto più ambito anche dalla stessa maggioranza, che ben accoglie i suoi non-voti, anche se in pubblico poi lo infama e gli dice di dimettersi. Ma come, il PD? Il cui miglior alleato è proprio il sig. Noacco, assieme a Omer?
Ah dimenticavamo: questo strano e obliquo partito del cemento e del non-voto ha propaggini anche in Regione: il consigliere regionale sig. Galeazzo è ben agguerrito nel difendere questa accozzaglia di non-votanti e di cementificatori.
I cittadini sanlazzaresi, e i giovani in particolare ringraziano.

venerdì 19 novembre 2010

Consorzio CIPEA: le vergogne del Sindaco e dei suoi amici nel PDL

Sul Corriere della sera edizione di Bologna è uscito pochi giorni fa un articolo a firma di Amelia Esposito e Gianluca Rotondi che riproponiamo integralmente in quanto esplicativo della situazione relativa alle indagini sul cantiere Cipea:
 
Cipea, spunta un finanziere
È indagato per corruzione

Sarebbe destinata a lui una delle case in costruzione

C'è un cantiere edile, l'ormai famoso lotto Cipea-Idroter a San Lazzaro, dove sarebbero stati commessi un bel po' di illeciti. E c'è un finanziere che si aggira sempre per questo cantiere: sembra gli stiano a cuore i lavori per la realizzazione di quei trenta appartamenti in via Galletta. Il sottufficiale avrebbe infatti concordato l'acquisto di uno degli appartamenti pur non avendone i requisiti perché quelle case vanno assegnate secondo i criteri dell'edilizia convenzionata. E lui una casa a Bologna ce l'ha già, quella non potrebbe averla. Adesso, su questo finanziere grava la pesante accusa di corruzione. L'ipotesi della Procura e della squadra mobile è che l'appartamento sia il tornaconto di uno o più favori, come l'insabbiamento di irregolarità che avrebbe dovuto denunciare.

È l'ultimo colpo di scena di un'inchiesta nata qualche mese fa da un esposto dell'onorevole finiano Enzo Raisi e dell'avvocato Filippo Facci (Pdl) (in realtà si tratta di Michele Facci, ndr), che ha messo in luce una serie di anomalie relative al cantiere a San Lazzaro del colosso Cipea di Gianluca Muratori. Due giorni fa l'area è stata sottoposta a sequestro probatorio perché, a seguito di un sopralluogo della polizia municipale, sono emersi numerosi abusi edilizi: evidenti difformità fra il progetto originario e la situazione attuale. Ad esempio, sottotetti trasformati in corso d'opera in mansarde abitabili, e volumi maggiorati. Ma non è tutto. Il pm Rossella Poggioli ha accertato che alcuni appartamenti sono stati assegnati a persone che appartengono alla «grande famiglia Cipea». E cioè a un componente di Cipea Holding, il cui presidente (nonché direttore del consorzio) è Muratori, e al figlio avvocato di Giampaolo Cavicchioli, il titolare dell'impresa che sta realizzando il lotto, la Idroter. Cavicchioli ha anche un altro figlio: è il mediatore accusato di tentata concussione dalla Procura perché avrebbe provato a vendere due appartamenti di quel lotto chiedendo una quota in nero extra sul prezzo concordato. In questo caso Cipea è parte lesa, ha denunciato il fatto e allontanato il responsabile.

È comunque in questo contesto che si inserisce il finanziere. Possibile che il militare, che in quel cantiere passava gran parte del suo tempo, non si sia mai accorto di niente? La prima segnalazione relativa al surplus chiesto dal mediatore arrivò l'anno scorso al Comune di San Lazzaro attraverso un esposto. Il sindaco Marco Macciantelli informò subito la Guardia di Finanza: «La portai personalmente alla Ponticella», disse il sindaco quando il caso venne alla luce. Ma nessuno avrebbe dato seguito, almeno fino all'esposto di Raisi. Ebbene è lì, alla Ponticella, che il nostro finanziere lavora, anche se recentemente è stato assegnato ad altre mansioni. Che abbia ostacolato l'indagine? È un'ipotesi. Ma gli investigatori sono propensi a pensare che altri siano i favori fatti dal pubblico ufficiale. È su questo che adesso si sta indagando. Intanto, per Cipea Holding si potrebbe configurare il reato di tentata truffa ai danni del Comune di San Lazzaro per l'assegnazione di appartamenti a persone che non ne hanno i requisiti. Il meccanismo dell'edilizia convenzionata prevede infatti sgravi da parte del Comune nei confronti dell'impresa costruttrice, che in cambio si impegna a vendere le case a prezzi calmierati per favorire una certa fascia di popolazione. E la Procura lavora sull'ipotesi che questi vincoli siano stati volutamente ignorati. Un fatto di cui potrebbero trovarsi a rispondere anche gli acquirenti, con un'inchiesta che si allargherebbe a macchia d'olio. A oggi è indagato Muratori, al quale la Procura contesta il concorso in abuso d'ufficio e, per gli abusi edilizi, anche le violazioni della normativa in questa materia. Con Muratori hanno ricevuto l'avviso di garanzia anche Cavicchioli e il direttore dei lavori Aldo Noacco.

Alcune riflessioni. Questa vicenda assomiglia tremendamente a quella ben nota, tutt'ora non conclusa, avente ad oggetto la "casa gialla", della quale questo blog ha ampiamente dato risalto nei mesi passati. Una vicenda, quest'ultima, che vede indagato il Sindaco di San Lazzaro Macciantelli per essersi rifiutato di aprire una commissione d'inchiesta che facesse luce sugli illeciti di varia natura susseguitisi. Le accuse per Macciantelli sono di abuso e omissione di atti d'ufficio, così come riportato dal Carlino poche settimane fa.

Poi. La vicenda del finanziere è inquietante. Chi poteva avere interesse ad offrire case in edilizia convenzionata, addirittura regalandole, a un sottufficiale delle Fiamme Gialle? Le indagini partirono dall'esposto dell'On. Raisi, e se sì, perché, come dice l'articolo del Corriere, fino a quel momento non si muoveva niente? Ossia, dal momento in cui il Sindaco di San Lazzaro riceve la missiva degli acquirenti dell'appartamento in cui gli stessi denunciano illeciti, quanto tempo passa prima che detta missiva approdi sul tavolo delle stesse Fiamme Gialle (perché il sindaco è andato proprio da loro)? Perché il Sindaco afferma di avere "accompagnato" i finanzieri al cantiere? Inoltre sul Carlino di due giorni fa a pag. 24, pagina di San Lazzaro, articolo a firma di Priviato, sempre il Sindaco afferma di non poter rispondere al question time sollevato dal consigliere Bagni (ex Lega nord ora ind. nel Pdl) in quanto starebbero svolgendo accertamento i Vigili Urbani? Ma quanti corpi stanno svolgendo indagini? E il Sindaco perché non ha informato immediatamente l'autorità giudiziaria invece di recarsi alla Ponticella? Forse perché è vicino a casa?

Ultima questione: la "opposizione" del PDL. Aldo Noacco, consigliere comunale eletto come indipendente nella lista del PDL per Viviana Raisi sindaco nel 2009, è direttore dei lavori del Consorzio sotto inchiesta, e lo stesso Noacco è sotto inchiesta. Egli non ha ritenuto di doversi dimettere né da consigliere né dal gruppo consiliare PDL di cui fa tutt'ora parte, esponendosi così ad un vistoso e imbarazzante conflitto d'interessi, che lo vede tutte le volte votare a favore dei provvedimenti adottati dalla Giunta in materia di urbanistica. Il gruppo PDL che fa? Nulla. Di Maurizzi non v'erano dubbi, dato che Noacco è da anni e anni al suo seguito tanto che Maurizzi prima della candidatura ufficiale di Viviana Raisi a sindaco per il PDL, si spinse a fare il nome dello stesso Noacco come possibile candidato. Ma la stessa Raisi, che è capogruppo PDL in consiglio, non ha ritenuto di dover tutelare il partito e il gruppo consiliare da una vicenda così delicata e, lo ripetiamo, imbarazzante. Solamente il Coordinatore comunale del PDL San Lazzaro, Samuele Barillà, e il coordinatore provinciale Vecchi hanno avuto parole chiare, dicendo il primo di essersi già a suo tempo pronunciato contro l'entrata di Noacco nel coordinamento comunale, e che quest'ultimo dovrebbe senz'altro dimettersi. Atteggiamenti ambigui su questo punto non dovrebbero essere consentiti. Meglio andarsene piuttosto che fare danni cercando compromessi con personaggi impresentabili che si sono sempre contraddistinti per politiche inciuciste con le giunte succedutesi negli anni. Un capogruppo che si contraddistingue per fare opposizione solo quando dovrebbe tacere (vedi vicenda relativa al divieto dei circhi con animali di attendarsi sul territorio comunale), e che perciò si fa sbertucciare persino da una giovane deputata animalista del PDL (Gabriella Giammanco), e che invece non prende posizione su una vicenda così delicata come quella del Consorzio Cipea, probabilmente ha solo bisogno di una lunga se non definitiva vacanza, quantomento dalla politica attiva.

Appare oggi 19 novembre sul Carlino un breve articolo che riferisce alcune dichiarazioni del consigliere regionale Bignami, che si è fatto appoggiare per la scorsa campagna elettorale del marzo 2010 dal consigliere comunale Maurizzi. Ovvio che ora quest'ultimo porti la cambiale all'incasso. Forse Bignami non conosce bene né lui né Noacco, che di fatto ora garantisce dicendo che il Pdl è "garantista" e che quindi non deve essere allontanato dal gruppo consiliare PDL. Ci vuole davvero dello stomaco a difendere personaggi che hanno fatto della loro accondiscendenza alle politiche urbanistiche della maggioranza targata PDS-DS-PD il vessillo della loro azione politica. Voti favorevoli su scempi urbanistici: da quello di Villa Cicogna a quello di numerosi lotti di terreno un tempo verdi e ora cementificati. Palazzine costruite dallo stesso Maurizzi. E poi sul Piano Strutturale comunale, voti a favore o di astensione, oppure assenze "strategiche". Tanto da essere ribattezzati "soccorso azzurro", per accorrere in sostegno della maggioranza quando questa aveva difficoltà al suo interno. E' vero, il PDL è garantista. Infatti questi due signori non se ne devono andare perché coinvolti in vicende giudiziarie, ma perché hanno sistematicamente votato a favore della maggioranza su questioni strategiche. Bene: chiedano di entrare nel gruppo PD, verranno accolti a braccia aperte. Oppure si dimettano definitivamente da consiglieri e non stiano un minuto di più ad ammorbare la politica cittadina. I loro affari li vadano a fare fuori dall'aula consiliare.

lunedì 15 novembre 2010

Scandalo Ca' Ricchi, coordinatore PDL voce (quasi) isolata

Lo scandalo Ca' Ricchi, ossia case costruite su cumuli di rifiuti tossici a San Lazzaro, fu denunciato dal Coordinatore comunale PDL, Avv. Samuele Barillà, in una conferenza stampa assieme all'avv. Giovanni B. Barillà e al consigliere regionale PDL Alberto Vecchi, nel febbraio 2010.
Ora il silenzio e l'oblio sono scesi su questa vicenda, ma tutto lo scandalo resta lì. Ai lettori che non ne conoscono i dettagli segnaliamo un articolo pubblicato su questo blog il 23 luglio 2010 che riassume tutti i termini della vicenda, e ovviamente i numerosi articoli pubblicati già nei mesi precedenti con annesse foto.
I consiglieri comunali di PD, IDV e Sinistra per San Lazzaro hanno taciuto su tutta la linea, così come alcuni consiglieri comunali di opposizione: ci si riferisce qui ai consiglieri Maurizzi (avvezzo a costruire case) e Noacco (direttore dei lavori del consorzio Cipea, ora sotto indagine da parte della Procura). Il consigliere Di Oto ha presentato assieme al collega D'Alessandro una interrogazione al Sindaco il quale ha risposto "è tutto a posto" (nessuno ne dubitava).
Chi imputa al Coordinatore Barillà di non dire parola su questa storia evidentemente è stato via da San Lazzaro per lunghi mesi o anni ed è appena tornato, per cui ignora completamente qualsiasi cosa: gli consigliamo di leggersi bene gli articoli del blog e gli articoli del Carlino (per l'esattezza due, a firma di Lorenzo Priviato) che spiegano molto bene quanto il Coord. Barillà si sia dato da fare.

venerdì 12 novembre 2010

Le città sui veleni

Da Repubblica di oggi 12.11:
"Milano, la nuova città costruita sui veleni". Dentro, le due pagine di Massimo Pisa sono un impressionante catalogo di orrori velenosi: "Ultimo sequestro nell'area di Bisceglie. Sos per l'acqua. Le bonifiche appaltate e mai fatte sono il vero affare che Comune e Regione hanno regalato ai privati. Dalla Sisas di Pioltello al quartiere di Santa Giulia le zone a rischio in città e provincia sono ottanta" (pp. 34-35).
Sostituite la parola "privati" con "coop rosse" e scoprirete quello che è stato fatto a San Lazzaro, ad esempio in via Ca' Ricchi. Con la differenza che qui, gli unici a dire qualcosa sono stati alcuni dirigenti PDL (non tutti ovviamente), e il Carlino ha riportato ampiamente queste denunce. Ma per il resto tutto tace. Ah scusate, dimenticavamo: in via Ca' Ricchi abitano da almeno tre anni una settantina di famiglie in case prive di abitabilità. Inaugurate in pompa magna dal Comune tramite il proprio Assessore all'urbanistica. Per il Sindaco è ovviamente "tutto a posto".

sabato 6 novembre 2010

UN VUOTO DI VALORI DEVASTANTE

A San Lazzaro la ruota gira, e prima o poi si ritorna sugli stessi fatti, stessi luoghi, stessi protagonisti di un triste panorama che mette a nudo il totale vuoto di valori che contraddistingue in primis gli amministratori locali e parte della cosiddetta “opposizione”, fino a giungere agli ambienti in cui si dovrebbero forgiare le giovani generazioni. Infatti è di ieri la notizia che dei giovani, alcuni dei quali studenti ed ex studenti di un istituto tecnico di San Lazzaro, sono stati trovati a spacciare droga a loro coetanei che ancora frequentano l’istituto. Nessuno ha nulla da dire. Forse è meglio così, perché è di solo un anno e mezzo fa la polemica sull’apertura del negozio di droghe “furbe” nel centro della città, tra due scuole e dietro la chiesa parrocchiale; polemica che vide contrapposto il Parroco e numerose famiglie da un lato, e dall’altro il Sindaco che si trincerava pilatescamente dietro a un “non potevamo fare diversamente”, sapendo benissimo che l’obbligo di rilasciare la licenza a chi ne faccia richiesta non esime l’amministrazione dall’effettuare controlli preventivi sul tipo di merce oggetto dell’attività commerciale. Un atteggiamento ipocrita sul quale si innestano comportamenti che nulla hanno a che fare col corretto vivere civile e soprattutto col rispetto di valori quali la salute, la vita, la generosità, tanto per citarne alcuni.

D’altronde cosa ci si può aspettare da un Sindaco indagato per essersi rifiutato addirittura di istituire una commissione d’inchiesta che facesse luce su abusi che costarono enormi sacrifici economici a numerose famiglie, oltre a campagne d’odio non estranee alla stessa amministrazione comunale? Siamo garantisti ma ci viene da dire che, fin quando invocare la Magistratura va bene per dare addosso a Berlusconi, allora ci si riempie la bocca di paroloni quali “legalità, onestà, trasparenza”, ma quando questi atteggiamenti risultano messi in discussione più e più volte anche in sede giudiziaria, allora bisognerebbe essere coerenti e levare il disturbo, Sindaco e giunta compresi. Riguardo poi al consigliere Noacco (indipendente nel Pdl), direttore dei lavori appaltati al Consorzio Cipea che esegue lavori per il Comune, abbiamo già detto più e più volte. Degno discepolo di tanto maestro, il consigliere Maurizzi, avvezzo ad atteggiamenti molto accomodanti con le varie giunte di sinistra. Auguriamo al coordinatore comunale del Pdl e al coordinatore provinciale neo eletto, un buon lavoro di disinfestazione di certe sacche maleodoranti di commistione di interessi.

venerdì 29 ottobre 2010

IL SACCO DI SAN LAZZARO CONTINUA

Pensavamo che oltre il limite raggiunto con le recenti speculazioni non si dovesse più andare, ma ci sbagliavamo. In effetti, se di terreno da scempiare ce n'è ancora, di pudore non ce n'è più da tempo, e dunque è caduto ogni residuo ostacolo all'attuale stravolgimento del verde pubblico e degli spazi aperti rimasti a San Lazzaro.
Parrebbe che alcuni signori si siano messi d'accordo per costruire, a Idice, dentro al Parco dei Gessi, nella striscia prospiciente il fiume, ben 2.500 appartamenti (sì, avete letto bene) e un mega impianto sportivo nei dintorni. Qualcuno dice che l'operazione sarebbe bipartisan: l'attuale Assessore all'urbanistica assieme all'ex capogruppo di FI e attuale vicepresidente del Consiglio comunale, personaggi questi che si sono sempre distinti per un particolare amore al territorio, in specie quando vi hanno potuto costruire e far costruire sopra.
Di fronte a questa maxi operazione di cementificazione di aree verdi, qualcuno della combriccola pare non voglia esser da meno e si sia messo in testa di costruire un capannone industriale in zona Palazzetti. Un ex assessore?
Pertanto l'ultimo numero di In Piazza, giornale del PD, che riportava in copertina un titolo ad effetto "Sempre più verde" è davvero ridicolo. Forse è sempre più verde l'erba del vicino, perché sulla nostra ormai lorsignori dell'amministrazione locale (e parte dell'opposizione) hanno piantato quintali di cemento.
Ultima notazione: sul sito del neo consigliere regionale Bignami è riportato anche il profilo di uno dei suoi neofiti collaboratori, che hanno abbandonato l'area ex FI per passare al miglior offerente. Fin qui nulla di male. Ma certamente non è un gran segnale di novità e di rinnovamento l'imbarcare personaggi che negli ultimi 15 anni si sono contraddistinti per non aver mai svolto un'opposizione seria, ma sempre accomodante con la maggioranza, specialmente (chissà perché...) sui temi dell'edilizia e dell'urbanistica. Tanto da essere chiamata, questa parte di opposizione, "soccorso azzurro", per essere corsa in aiuto alla maggioranza nei momenti di difficoltà interna dovuti alla ritrosia che financo qualcuno ex-DS o ex Rif. com mostrava a votare provvedimenti di scempio del territorio. Il soccorso azzurro accorreva e votava così conformemente ai voleri del Sindaco (DS o PD che fosse) di turno. Che qualcuno dei consiglieri del "soccorso azzurro" avrebbe poi potuto edificare palazzine con facilità, o essere Direttore dei lavori di cantieri edili (come quello appaltato al Consorzio CIPEA che costruisce le villette in via Galletta), attualmente sotto inchiesta, sarà certamente un caso.
Ma, lo ripetiamo, non ci fa una gran figura un neo consigliere regionale a imbarcare soggetti del genere.

sabato 23 ottobre 2010

LA PROCURA INDAGA MACCIANTELLI

L’otto di giugno 2010 il consigliere indipendente nel PDL Giampiero Bagni presentava un Ordine del giorno al consiglio comunale attinente le mai sopite questioni edilizie con tutto il marcio che le ha sempre contraddistinte, nella nostra città.

L'Ordine del giorno, come già abbiamo scritto in questo blog, evidenziava una pletora di reati che nell'arco di un decennio avevano portato al rilascio da parte del Comune di arbitrari permessi edilizi , di sanatorie illegittime, rimarcando la presenza di finti Contratti di appalto privi di riscontro contabile e fatturativo depositati in Convenzioni Urbanistiche , di abusi edilizi insanabili maturati tutti in un intero Azzonamento Urbanistico finanziato da fondi regionali e fruente di agevolazioni fiscali. E assoggettato alla morsa di una clamorosa speculazione edilizia su fasce deboli.
L'Ordine del Giorno faceva nomi e cognomi, dati, numeri di Licenze, di Tecnici comunali, di Assessori, di figure imprenditoriali quali il potente costruttore RAGGI (quello che tuttora costruisce dietro la nuova Coop e ha curato i lavori di rifacimento del Palazzo comunale) che ancora rimane coperto da una impaurita inspiegabile copertura da parte della stampa locale.  Perché?
Nessuno infatti ha mai osato domandare al costruttore che oggi cura il rifacimento del Municipio di San Lazzaro di Savena cosa ci facesse la propria firma su quei contratti (dopo dieci anni d'indagine).

Il consigliere Giampiero Bagni nel suo Odg chiedeva: «L'annullamento delle sanatorie e varianti concesse ritenute illegittime dal Gip.
L'annullamento della convenzione urbanistica che ha portato a un danno erariale. La revoca dei benefici fiscali, la segnalazione agli organi competenti e la decadenza dei contributi pubblici concessi. L'istituzione di una commissione d'inchiesta per individuare le responsabilità e la costituzione in giudizio nei riguardi dell'attuatore e degli amministratori pubblici che hanno recato danno all'immagine della comunità di San Lazzaro» .
L'Odg è poi stato bocciato dal consiglio con 12 voti contrari (PD, IDV, Sinistra per San Lazzaro), sei favorevoli (PDL, assente Maurizzi + voto favorevole del civico Bertuzzi)  e un astenuto (Noacco, indipendente nel PDL, direttore dei lavori di costruzione del lotto di case in via Galletta per conto del Consorzio CIPEA su cui indaga la Procura di Bologna).

Con questo rifiuto, il Sindaco e la sua maggioranza si sono assunti la gravissima responsabilità di non voler fare definitivamente luce su questioni che hanno creato danni enormi alle famiglie coinvolte, che si trovarono a dover pagare prezzi di acquisto degli appartamenti maggiorati, e danni enormi allo stesso Comune e quindi a tutti i cittadini, per convenzioni urbanistiche che hanno portato ad ingenti esborsi e agevolazioni fiscali nei confronti del costruttore con cui sono state concluse dette convenzioni, in base a contratti d’appalto falsi ma depositati presso gli stessi uffici comunali.

Ecco perché la Procura della Repubblica di Bologna ha aperto formalmente un fascicolo per abuso e omissione d’atti d’ufficio nei confronti del sindaco Macciantelli, in seguito a questo suo comportamento ostinatamente contrario all’assunzione di atti di annullamento di quelle convenzioni illegittime. Non è dato sapere se l’indagine si estenderà anche ai consiglieri comunali che hanno votato contro quell’Ordine del giorno. Per il caso Agripolis è noto che sono indagati dalla Corte dei Conti non solo i sindaci responsabili dell’esborso di circa 300.000 euro per pagare spese legali di ex amministratori locali imputati in procedimenti penali, ma anche tutti i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione che hanno votato quelle delibere. Attendiamo l’esito delle indagini. In questo caso ci verrebbe da dire che c’è poco da indagare, perché le carte e i documenti parlano da soli, anzi gridano, tutte le nefandezze che sono state commesse in 10 anni di malaffare edilizio-amministrativo. Rifiutarsi di annullare atti illegittimi anche in base a una sentenza del GIP di Bologna del 2005 significa far finta di non sentire le grida che quelle carte emettono. Forse nel Palazzo comunale sono tutti sordi, ma nella popolazione locale oramai certe cose si sentono eccome.

La Procura indaga. Vedremo se il sindaco avrà qualcosa da dire.

martedì 19 ottobre 2010

Un Parco di fiori per Davide


Si toglie la vita un ragazzo di 15 anni.
La nostra città è in lutto stretta intorno a questo fiore reciso senza un perché.
Cosa sarà passato nella testa di Davide, dentro ai suoi silenzi dietro ai suoi sorrisi.
Dietro ai suoi slanci da pivot, dietro a quelle palle rincorse sul parquet, dietro alla sua innocenza di ragazzo straordinario.
Oggi il disgustoso puzzo della politica è lontano da noi. Quella politica che neppure avverte il rimorso di essere colpevole di non pensare ai nostri giovani, ai loro spazi, al loro futuro.
Questo blog oggi dedica idealmente un parco al nostro Davide. Pieno di fiori, di profumi, di amore.
Davide vi passeggerà sempre insieme a noi e il suo ricordo ci darà la forza di costruire un futuro libero e sano per altri ragazzi come lui.
Dove vi sia vicinanza e comunanza. Dove alberghi sempre la speranza e la libertà.
Il nostro abbraccio più affettuoso va ai familiari di questo giovane amico.
Il cuore di San Lazzaro è di questa gente. Non di altri.
Ciao Davide.

sabato 16 ottobre 2010

I DEMOCRATICI STALINISTI

Niente di nuovo sotto il sole sanlazzarese. Molti sono ancora convinti che sia il sol dell’avvenire…forse è per questo che qualcuno del nuovo plesso scolastico in via Fornace ha fatto tutto il possibile per evitare la benedizione del parroco all’inizio del nuovo anno scolastico.

L’Amministrazione comunale prosegue nel suo atteggiamento pilatesco che sfocia nello stalinismo per quanto riguarda alcuni membri della giunta; i consiglieri comunali di maggioranza, in specie i sedicenti cattolici? Non pervenuti. Del resto Stalin se ne intendeva bene quando parlava di utili idioti.

I tanti cittadini sensibili alla dimensione religiosa ringraziano per l’ennesima volta questa amministrazione infingarda pronta a farsi riprendere in tutte le pose e in tutte le salse dai media. Ma che quando si tratta di venire incontro alla cittadinanza, allora spiacenti. Qui siamo rimasti alla rivoluzione culturale di un tale Mao. Peccato però che il livello sia solo quello del circo Barnum. A proposito di sensibilità per la dimensione religiosa, ma il Sindaco non è quello che tantissimi cittadini, sotto le elezioni amministrative del 2009, hanno visto porsi goffamente a capo della processione delle palme (con disappunto dei presenti) guidata dal Card. Caffarra? Forse perché sotto elezioni conviene fare i baciapile e financo promettere aree religiose alla Diocesi, per poi rimangiarsi tutto subito dopo il voto? (salvo che si consideri seria la proposta di voler cedere alla Diocesi un'area sotto cui sono sepolti quintali di rifiuti tossici...)

 

PS. Ci può dire il signor Sindaco che ne è del procedimento che lo vede indagato dalla Procura Regionale della Corte dei Conti per danno erariale di circa 300.000 euro di danari pubblici utilizzati per pagare spese legali a ex amministratori locali imputati in procedimenti penali? Che ne è di parcelle gonfiate, di consulenze affidate ad amici degli amici, di tagli per 800.000 euro di indennità a Vigili Urbani e dipendenti comunali tagliate forse per rimpinguare emolumenti a dirigenti? La cittadinanza aspetta risposte. Visto che quando il Sindaco chiama, la stampa locale accorre, pensiamo che non abbia difficoltà a rispondere a queste semplici domande.

domenica 10 ottobre 2010

IL BAVAGLIO DEL SINDACO

Dal Resto del Carlino del 10.10.2010
Un ex Dirigente (ottantenne) della Digos di Bologna denuncia sulla Stampa il degrado cittadino della frazione della Ponticella di San Lazzaro di Savena. Esercita quella che comunemente si definisce un libero e civile diritto di critica segnalando la presenza di erbacce, incuria e pericoli di ogni sorta nel luogo in cui vive. Piccato, il primo cittadino di San Lazzaro gli intima dalle pagine del quotidiano: "DEVE PARLARE CON ME E NON CON LA STAMPA" . Ma perché, ci domandiamo, non sono una sola cosa? Pare che il Sindaco, secondo prassi che lo vede sovente impegnato a segnalare investigatori "fastidiosi" al Questore, abbia poi subito disposto che siano ricercati sugli almanacchi del Ministero dell'Interno i nominativi dei superiori gerarchici dell'uomo onde richiederne la immediata punizione. .

Nel frattempo la cittadinanza è curiosa di sapere che ne è stato del procedimento pendente davanti alla Corte dei Conti contro il Sindaco e altri consiglieri ex DS ed ex FI (tra cui Maurizzi e Noacco), per aver pagato con soldi pubblici spese legali di ex amministratori locali imputati in procedimenti penali, per un totale di quasi 300.000 euro (SEICENTO MILIONI di vecchie lire). E anche un altro procedimento dovuto a 800.000 euro di tagli di indennità dei Vigili Urbani e dipendenti comunali, una vicenda che vide la secretazione di tutti gli atti del procedimento da parte della Commissione consiliare comunale che si occupava della vicenda.

La situazione è tragica, ma non seria.

 

domenica 26 settembre 2010

IL CASO NOACCO

Dal Carlino di ieri: “Casa, battaglia in commissione”. La Commissione urbanistica era chiamata ad esaminare le proposte dei privati che intendono edificare case private, relativamente al Piano Operativo Comunale (POC), che attua il Piano Strutturale Comunale (PSC, il vecchio Piano Regolatore Generale), approvato a suo tempo e che ha visto l’assenza (fatto non nuovo in materia urbanistica) del consigliere PDL Maurizzi, ex capogruppo di Forza Italia e attivo in politica a San Lazzaro dal 1995.

La battaglia cui fa riferimento il cronista Lorenzo Priviato riguarda la richiesta che il consigliere della lista civica Bertuzzi ha avanzato, di mettere ai voti la questione della edificazione da parte dei privati, che il Comune non ha voluto affrontare con un bando. Niente bando per 40 richieste di costruzioni edilizie di cittadini privati. Dunque la Commissione è stata chiamata a votare, e ciò è previsto dal regolamento, anche se a quanto sembra, finora non si era mai votato, insomma era “inusuale”. Votano contro il civico Bertuzzi e il consigliere PDL Di Oto.

Il consigliere Noacco, indipendente nel gruppo PDL, architetto, non ha votato, e ha commentato risentito questo “strappo” alla prassi: “in commissione non si è mai votato, ci si deve confrontare in aula”.

L’assessore all’Urbanistica, Schippa, commenta sorpreso: “in un momento di grave crisi economica come questo, si tratta di un atteggiamento irresponsabile”.

Osserviamo sommessamente che:

· Nel Comune di San Lazzaro non è “usuale” votare in Commissione sulle materie di competenza della commissione stessa, ossia l’urbanistica, dove sono in ballo appalti, costruzioni, spese e commesse per milioni e milioni;

· Un consigliere che chiede di applicare il Regolamento viene tacciato di “irresponsabilità” dall’assessore competente, che è lo stesso assessore che inaugurava case costruite su rifiuti tossici in via Ca’ Ricchi, e prive (tuttora) dell’abitabilità, abitate da tre anni da una settantina di famiglie;

· Un consigliere dell’opposizione, l’architetto Noacco, lamenta che, nonostante il voto sul POC sia a norma di regolamento, ciò non sia mai stato fatto (insomma, andava bene a tutti quando le decisioni venivano prese altrove), e quindi non vota su un Piano edilizio. Egli, quale rappresentante dell’opposizione e quindi rivestito di un ruolo di controllo sugli atti del Comune, assume un atteggiamento che parrebbe più orientato a contrastare chi l’opposizione la fa sul serio. Questo stesso consigliere è casualmente Direttore dei lavori del cantiere edile di via Galletta, che costruisce un lotto di 30 appartamenti, per conto del Consorzio CIPEA, consorzio che è sotto inchiesta della magistratura per presunti reati relativi all’edilizia convenzionata. La stessa edilizia convenzionata che a San Lazzaro è stata teatro di enormi abusi nella costruzione di case per appartenenti alle forze dell’ordine, negli anni 2000 e seguenti. Abusi certificati in una sentenza del GIP di Bologna che dovette accertarne la prescrizione. Cantiere CIPEA, dicevamo, sotto inchiesta per presunte richieste estorsive di danaro in nero ad acquirenti di alcuni appartamenti, che hanno poi inviato una lettera al sindaco di San Lazzaro, il quale l’avrebbe trattenuta presso di sé per vari giorni, e solo in seguito avrebbe a sua volta inviato informazioni in merito alla Guardia di Finanza.

· In quei giorni il telefono di vari soggetti è stato sicuramente “bollente”: telefonate per sapere, chiarire, istruire, proporre. Case progettate, costruite, vendute, proposte. Giorni concitati, dove forse le proposte non sono state indirizzate ai soggetti giusti. Il Sindaco si trova missive di cittadini fatti oggetto di richieste estorsive. Il Sindaco come crocevia di segnalazioni insomma. Non vogliamo credere che da questo – in realtà, strano e del tutto inconsueto – ruolo egli si sia ulteriormente inoltrato in altri ruoli che non gli spettano. In genere, le segnalazioni di possibili reati, i cittadini le inoltrano alle forze dell’ordine e alla magistratura, e non ai sindaci. E in genere, le case le costruisce il cantiere e ci sono bandi per l’assegnazione. In genere.

Traiamo una prima conclusione: è SCANDALOSO che un consigliere eletto nelle liste del PDL, partito all’opposizione, utilizzi il proprio scranno per attività che tutto sono fuorché d’opposizione. L’architetto Noacco, francamente non si capisce perché non passi nelle file della maggioranza, con la quale, nelle materie urbanistiche (dove girano i soldini insomma), si trova sostanzialmente a votare nello stesso modo.

Ci piacerebbe capire chi e cosa hanno sempre spinto a mantenere un personaggio simile nelle liste dei partiti di centro destra: prima in Forza Italia (che già annovera il citato Maurizzi, anch’egli spesso in accordo con la maggioranza su questioni urbanistiche, protagonista di veri e propri salvataggi di provvedimenti del centro sinistra come lo scempio di Villa Cicogna), ora nel PDL.

Non sappiamo chi abbia “protetto” questo signore che, forte di 150 preferenze circa, svolge la professione di architetto e dirige i lavori di costruzione per il Comune di San Lazzaro, a cui lui stesso dovrebbe fare opposizione.

La lista la fa il partito d’intesa col candidato sindaco. Nel 2009 candidato sindaco del PDL era Viviana Raisi. Non sappiamo se la sig.ra Raisi abbia subito o meno la candidatura di questo personaggio che getta un’ombra su tutto il PDL sanlazzarese: con che faccia un partito può presentarsi agli elettori, se poi ha nelle sua fila gente di questo tipo? I dirigenti provinciali del PDL tacciono. Uno di essi, non più nel PDL, fratello della sig.ra Raisi, era coordinatore provinciale del partito fino a poco tempo fa, quando poi è trasmigrato nel nuovo movimento di Gianfranco Fini. Si potrebbe chiedere anche all’On. Enzo Raisi se sa qualcosa della imbarazzante vicenda del consigliere Noacco. Preferiamo non chiedere al consigliere Maurizzi, il cui comportamento in consiglio comunale parla da solo: nelle questioni decisive alle quali essere presente e svolgere opposizione, egli non s’è mai visto. O, se presente, ha votato assieme alla maggioranza targata PD (prima DS). Come nel caso delle spese legali AGRIPOLIS, pagate coi soldi dei cittadini. Ah, ovviamente a quella votazione era presente anche il consigliere Noacco, suo collega nell’allora gruppo di FI. E ha votato a favore, assieme a Maurizzi e ai DS, che diamine, nemmeno era il caso di dirlo.

giovedì 23 settembre 2010

Circo sì, circo no...ma che tristezza

Si apprende dal carlino di oggi la notizia che il comune di san lazzaro ha fatto marcia indietro sull'ordinanza tesa a regolamentare in modo restrittivo la presenza dei circhi sul territorio. E' con il lutto al braccio che - per questa volta - si è forzati ad essere solidali con l'amministrazione comunale che l'aveva proposta.
Il motivo?
Semplice, fautori del ritiro sono stati la capogruppo PDL, il vicepresidente del consiglio comunale PDL e il candidato sindaco della lista civica, che hanno sostenuto e argomentato la presunta illegittimità che avrebbe afflitto il provvedimento.
Una sola domanda.
Non è che con l'allontanamento del circo, temevano di perdere opportunità di lavoro?
In ogni caso, è desolante constatare che, invece di preoccuparsi di controllare al meglio la salute degli animali, si prenda per buona ogni occasione per essere nominati sui giornali.

domenica 19 settembre 2010

Come sempre, arriva "dopo la puzza"...

Dal Carlino di oggi: furti a gogò alla Ponticella (ma non solo), il Sindaco sollecita i Carabinieri per una risoluzione di questo problema.

Signor Sindaco, sono ANNI che questo problema esiste a San Lazzaro, almeno gli ultimi 6, da quando cioè Lei siede su quella poltrona! E adesso s’è svegliato, e cosa fa? Mostra ai cittadini che lui se vuole è in grado di allertare i Carabinieri…ma và?? Forse i Carabinieri questo problema lo conoscevano da tempo, benvenuto! Peccato che il Sindaco si sia opposto alla autorizzazione di ronde sul territorio da parte di cittadini o ex appartenenti alle forze dell’ordine, ma abbia un anno fa circa sponsorizzato una iniziativa che forse ha funzionato il giorno stesso in cui usciva sul giornale: un “numero verde” contro la criminalità (sic). Signor Sindaco, i numeri di telefono ci sono già! Quello che ci vuole è una Amministrazione attenta ai problemi dei cittadini, e non solo intenta a far cementificare il territorio agli amici e amici degli amici!

PS. Quando si accorgerà che a San Lazzaro ci sono case costruite su rifiuti tossici e che i piccoli commercianti sono strozzati dalle tasse comunali e chiudono, Le consigliamo di prendere provvedimenti e non di avvisare i Carabinieri! A quel punto potrebbe anche avvisare la Squadra Mobile…per certe malefatte è indicata.

venerdì 17 settembre 2010

IL DECLINO DI SAN LAZZARO, DAGLI ANTICHI FASTI AI VANDALI

E' di ieri la notizia che l'auto del famoso titolare della pasticceria Fontana è stata data alle fiamme, oltretutto con il pieno di benzina. Sarebbe potuta succedere una tragedia.
Episodi come questi non sono nuovi a San lazzaro, dopo il rogo doloso della baita per anziani, la distruzione di vetrine di negozi in pieno centro con tecniche chiaramente proprie della criminalità organizzata, allagamento di piscine scolastiche, distruzione di pali della luce della Mediateca e numerosi altri.
Tutti episodi che il Sindaco si ostina reiteratamente a minimizzare dicendo che "è tutto a posto, tutto sotto controllo". Certo, dato che lui di San Lazzaro se n'è sempre disinteressato, proveniendo da un comune della montagna e avendo sempre considerato questo Comune come una sorta di parcheggio in attesa di incarichi politici migliori.
Nel frattempo i cittadini vivono sotto la morsa di azioni criminali che non vengono sanzionate, e le forze dell'ordine vengono lasciate sole in un'opera di repressione che non ha mai trovato sponda in un'azione amministrativa in grado di prevenirle, in grado di offrire alternative, ai giovani anzitutto (credete che bastino alcuni computer cui connettersi a Internet tutto il giorno? forse per rincretinirsi), ma non solo: un'azione che restituisca a San Lazzaro i suoi antichi fasti, che le restituisse vita sociale che non sia confinata esclusivamente nel mercatino del sabato mattina. Un'azione amministrativa che non lasciasse che la città fosse completamente devastata dal cemento di costruttori amici, ma che fosse attenta anche a opere quali un'area per il nuovo Oratorio, promessa a parole ma mai realizzatasi (il Comune aveva offerto l'area che insiste su un cumulo di rifiuti tossici verso via Ca' Ricchi, uno scandalo, quello delle case costruite su quell'area, scoppiato un anno fa per la denuncia di alcuni cittadini), ma anche a nuove iniziative commerciali che non fossero solo l'apertura di nuove banche e la chiusura di numerosi esercizi, stritolati dalla morsa delle tasse comunali e da opere quali il Civis, un'autentica presa per i fondelli di tutti i cittadini.
Tutto questo a San Lazzaro non c'è stato. Le opposizioni tacciono. A Imola queste ultime hanno avuto uno scatto d'orgoglio e i suoi membri si sono dimessi da tutti gli incarichi di garanzia ricoperti, compreso quello del Vicepresidente del Consiglio Comunale, per protesta. Dubitiamo che qua possa avvenire una cosa simile: lorsignori, a partire dal consigliere che ricopre tale carica nel consiglio sanlazzarese, paiono troppo intenti a gestire i propri affari e ad assicurare al Sindaco un'opposizione blanda se non inesistente. Mala tempora currunt.

mercoledì 15 settembre 2010

UN TERRITORIO SENZA PIU' REGOLE

Dalla stampa locale apprendiamo di una furibonda rissa avvenuta la scorsa notte tra rumeni ubriachi davanti alle Poste. In pieno centro a San Lazzaro.
Uno di questi è stato condotto in manette alla stazione dei Carabinieri tra varie resistenze, ove non pago ha cominciato a scalciare e a prendere a testate uno dei militari presenti.
Si apprende inoltre che gli stessi Carabinieri hanno arrestato un cittadino moldavo colpito da decreto di espulsione dalla questura di Ferrara, che, non si sa per quale motivo, si trovava proprio qui a San Lazzaro.
Questa cittadina appare sempre più in balìa di personaggi senz'alcun rispetto per le regole del vivere civile, che hanno capito - perché in certi ambienti le voci girano - che qui le regole non esistono e chiunque può permettersi di violarle. Le forze dell'ordine fanno quello che possono ma il resto delle Istituzioni, Amministrazione comunale su tutti, stanno a guardare e se le cantano e se le suonano tra di loro decantando la qualità della vita di questa città. Dove ogni cittadino respira quantità scandalose di amianto e le licenze edilizie valgono una opposizione più blanda. Senza considerare voci, alle quali non crediamo, né vogliamo credere minimamente, di appartamenti in edilizia agevolata presuntivamente offerti a chi dovrebbe controllare se queste operazioni sono in ordine o meno. Misteri tra la via Emilia e il Clan.

venerdì 10 settembre 2010

Coop e Comune, il gioco delle tre carte

Si apprende oggi dalla stampa che la Conad si è aggiudicata il terreno che prima era della Coop, la quale si è spostata nell'attuale posizione su via martiri delle foibe, poiché nel 2007, bisognava far passare il CIVIS, così come sostenuto dalla Giunta comunale, e quindi il terreno fu svenduto per un prezzo che si basava su una perizia del 2003 e che permise alla Coop di accaparrarsi il terreno per pochi soldi.
Riassumiamo: la Coop doveva spostarsi perché, secondo la Giunta (stesso sindaco di oggi), per far passare il Civis non era possibile mantenere l'attuale assetto della viabilità. La Coop si aggiudica un terreno a prezzo stracciato per via di una perizia datata che stabiliva un valore irrisorio. Si è atteso un anno dallo spostamento della Coop (forse perché questa si consolidasse commercialmente?) e ora la Conad entra nel terreno che fu della Coop.
I cittadini non si sentono presi in giro dall'ennesimo giochino delle tre carte perpetrato dalla Giunta, magari col placet di qualche esponente dell'opposizione? Noi sicuramente sì.

sabato 28 agosto 2010

DAL SOCCORSO AZZURRO ALL'ATTACCO ORTODOSSO

Riceviamo e pubblichiamo:

Eccolo il volto della "stampella eterna” della Giunta in carica. Ha il volto e i toni forti di un imprenditore locale che da anni è assiso sugli scranni del Consiglio Comunale.
Parliamo del redivivo Maurizzi che dalla pagine del Carlino odierno bacchetta: o con Berlusconi o niente. Chi è eletto nelle fila del PDL o si riconosce nelle posizioni del partito oppure se non si riconosce e fonda gruppi provinciali autonomi non può pretendere di avere cariche dirigenziali nel PDL : il giochino dei “piedi in due staffe”. "Un attacco al deputato Raisi da uno che di cavalli se ne intende e che fa della coerenza politica il suo dogma.
Mentre Maurizzi fa la conta e intima allontanamenti, Aldo Noacco, consigliere comunale in quota PDL si dichiara alla stampa "indipendente di centrodestra”. Chi non sta con Berlusconi deve andarsene eccezion fatta per Noacco che il suo sodale Maurizzi non considera. E’ in fondo un indipendente. Ma da chi?
Tanto più, scrive il Carlino, che Forza Italia, spesso ha votato in maniera difforme sull'Urbanistica rispetto ad AN e Lega. Sempre, oserei aggiungere. E quando confluiti nel PDL, i soliti forzisti hanno continuato a costituire la ciambella di salvataggio di una Giunta molto audace nell'edilizia.
Quelli, per intenderci, che si astenevano nel momento in cui si chiedeva di fare chiarezza su speculazioni e che votavano a favore di nuove edificazioni. Un altro partito insomma. Non importa se dello stesso colore della Giunta e non importa se alla
Direzione di lavori di cantieri sottoposti a indagini.
Come mai? E' forse questa la ragione della miopia del nostro politico? O è forse il collante di questi rapporti? E che cosa si nasconde dietro un serrare le fila così drastico?

Francesco Nicito

 

Caro amico, bisognerebbe chiedere lumi a chi, fresco di elezione nel consiglio regionale, ha accettato il sostegno di soggetti come questo sig. Maurizzi di cui Lei parla. E anche forse al signor Sindaco, che come Lei ha sottolineato, ha spesso goduto dell’appoggio di quello che fu ampiamente ribattezzato “soccorso azzurro”.

sabato 21 agosto 2010

ORDINANZE ANTI-NOMADI: MACCIANTELLI DORME. E PENSA A TARTASSARE PICCOLE E MEDIE IMPRESE

Dalla stampa apprendiamo che il Sindaco di Castel San Pietro, Sara Brunori (PD), ha emesso ordinanza di sgombero verso campi nomadi abusivi, ricevendo il plauso anche di forze politiche di opposizione.

Il Sindaco di San Lazzaro invece, che ha a disposizione una sentenza definitiva del Consiglio di Stato che dichiara l’abusivismo del campo dei nomadi stanziatisi nella frazione di Colunga, si guarda bene dall’emettere ordinanze secondo il modello di quelle della collega di Castello. No. Lui parla e sproloquia di legalità, ma se si tratta di metterla in pratica, allora dorme.

Sempre dalla stampa si è appreso nei mesi passati che i nomadi stanziatisi a Colunga avrebbero ricevuto gli allacciamenti e le autorizzazioni ai passi carrai dal Comune, che avrebbe quindi anche incassato i relativi oneri (dichiarazioni del legale dei nomadi).

A parole e sui giornali l’onnipresente Macciantelli si riempie la bocca di termini quali legalità e simili, poi però dà luogo ad azioni amministrative che qualcuno definirebbe come schizofreniche. E poi, dulcis in fundo, ben si guarda dal ripristinare la legalità come fanno altri sindaci del suo stesso partito. Troppo impegnato forse a decantare le ottime qualità del suo agire “virtuoso”.

Mentre scriviamo apprendiamo di esercizi commerciali sempre più in difficoltà per colpa dei lavori del Civis, e addirittura di storici esercizi che a causa di questo hanno chiuso: un fornaio, un benzinaio, per citarne due. E di altri cittadini che hanno tentato di avviare altri esercizi commerciali ma che non ci sono riusciti per la protervia e l’ignavia di questa Amministrazione comunale (che ha sistematicamente negato i permessi dovuti) che si mostra, sempre a parole, tanto attenta ai problemi del commercio e poi fa’ sì che questo Comune sia quello con l’impatto della fiscalità locale sui bilanci aziendali, più alto d’Italia (116%, Studio di Unindustria diffuso sulla stampa qualche mese orsono).

I negozi chiudono, quelli che restano aperti non vengono aiutati ma tartassati senza pietà dal Comune; al contempo aprono banche e coop. Il favore di questa Amministrazione per i “poteri davvero forti” (come li chiama pomposamente Macciantelli) è sotto gli occhi di tutti. Chi può cerca di aprire negozi altrove.

Signor Sindaco, la cittadinanza ringrazia.
PS. Questo Sindaco che ha negato permessi a cittadini che desideravano avviare attività commerciali è lo stesso che dichiarava di esser stato obbligato a rilasciare licenza ad un negozio di droghe "furbe", perché la legge glielo imponeva. Complimenti.

mercoledì 18 agosto 2010

Dopo il cuoco e il cameriere, ecco il Sindaco Carabiniere.

Dall’amica Elisabetta riceviamo e pubblichiamo:

Si vede che il caldo alimenta le manie di grandezza del nostro “caro” sindaco di San Lazzaro, il quale oggi dalle pagine del suo fedelissimo quotidiano, ci racconta per mano di Marco Tavasani (persona squisita che ho avuto modo di conoscere e che mi auguro abbia avuto un moto di disgusto dovendo scrivere ciò) che LUI ha sconfitto la prostituzione a San Lazzaro.

STOP... fermi tutti... LUI?????????!!!!! Con un gioco di squadra? Ma stiamo scherzando??? È come dire che una squadra vince una partita grazie alla mascotte!!!Mi pare che ordinanze del Comune in merito non ce ne siano proprio state... quindi direi che il merito vada solo al prefetto e soprattutto alla compagnia dei carabinieri di San Lazzaro, comandata all'epoca dal capitano Gianluca Migliozzi.

Che Macciantelli si sia seduto ad un tavolo con il prefetto ed il capitano per dire loro che le strade di San Lazzaro avevano più prostitute che pali della luce non rende a lui il merito del fatto che le prostitute siano sparite dalle nostre strade. Ripeto: se a Zola c'è stata un'ordinanza, a San Lazzaro NO. Il merito è SOLO dei carabinieri che mentre Macciantelli dormiva beato nel suo letto, facevano controlli a tappeto che sono serviti come deterrente al fenomeno sul nostro territorio. Il merito è di quei ragazzi che hanno fatto il loro lavoro, facendo ciò che la legge consentiva loro di fare per frenare il fenomeno. Quindi BRAVI LORO, cioè tutti i carabinieri che si sono fatti un mazzo tanto, e bravo il capitano Migliozzi che ha indicato loro come muoversi sfruttando i mezzi ed i modi a loro consentiti, e bravo il capitano Monnati che sta mantenendo la stessa linea. Visto che insiste sulla sicurezza... dove sarebbero tutte quelle telecamere di cui parla? Sinceramente io le telecamere le ho viste solo davanti agli edifici pubblici, cioè Comune e stazione dei vigili urbani... o intende quelle delle banche... che qui a San Lazzaro sono più numerose delle prostitute che stazionavano sulla via Emilia? ...ma le banche sono private... quindi forse non si riferiva a quelle telecamere. Quindi... DOVE SAREBBERO? Vogliamo poi parlare del fatto che grazie al fatto che LUI ha deciso di aumentare la presenza delle forze dell'ordine durante la fiera è stato colto in flagranza uno stalker che stava per travolgere con la macchina la sua ex? Ma ci sta prendendo in giro o cosa??? A parte il fatto che è NORMALE che durante una fiera con grande afflusso di persone, venga temporanemente aumentata la vigilanza da parte delle forze dell'ordine.. vorrei anche vedere... ma comunque non è grazie alla massiccia presenza di forze dell'ordine che la ragazza non è stata investita... se avesse letto i giornali anche se non parlavano di lui, avrebbe saputo che le cose sono andate diversamente, visto che il fatto è accaduto non proprio nella zona della fiera, che la ragazza è stata investita (per l'esattezza è stata volutamente urtata e per questo è caduta dal suo scooter) e che il fatto è accaduto di fronte a testimoni e forse proprio per questo non è finita peggio. L'intervento per prendere il responsabile è stato sì più tempestivo per il fatto che ci fossero più carabinieri in zona, ma il merito è DEI CARABINIERI, non suo perché per 3 giorni ha chiesto che ne fossero inviati di più a San Lazzaro.

La mia domandona irrisolta al nostro paladino della legalità rimane sempre questa: Se tenesse tanto alla legalità come tanto dice, perché non ha ancora dato il via libera alle forze dell'ordine di sgomberare i campi "nomadi" ABUSIVI, visto che questi "nomadi" che hanno commesso abusi su terreni agicoli hanno PERSO i ricorsi al TAR ed al Consiglio di Stato? Perché non si è mosso prima per fare in modo che i bambini venissero affidati ai servizi sociali (e poteva farlo in quanto vivono in condizioni igieniche e sociali precarie) e 2 minuti dopo che il Consiglio di Stato ha emesso il suo parere non ha ordinato di far partire le ruspe????!!! Ci spieghi questo il nostro paladino della legalità invece delle sue solite cxxxxe propagandistiche che ci propone in loop dal Carlino... sempre le stesse come un disco rotto. L'importante è apparire, come soggetto ed addirittura come autore degli articoli. -.-

ONORE AI CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI SAN LAZZARO!!! Perché sono LORO a lavorare sodo per la nostra sicurezza.

Cara Elisabetta, non possiamo che sottoscrivere le tue dovute precisazioni che restituiscono verità ai fatti e giustizia alle persone.


Aggiunta del 19 agosto:

Qualche utente ha ritenuto di fare riferimenti a singoli militari che a suo tempo pare siano stati in servizio alla locale stazione dei Carabinieri. Gli amministratori del blog non intendono entrare in vere o presunte polemiche su singoli personaggi, volendo mantenere un profilo di assoluto rispetto per la divisa, sia essa di militari di vari corpi, sia di appartentenenti alla PS.
Per tornare alla specifica vicenda della presenza di prostitute nel territorio comunale di San Lazzaro, rileviamo che all'epoca furono adottate alcune misure di esclusiva repressione che ha portato semplicemente moltissime prostitute a spostarsi di poche centinaia di metri verso il territorio comunale bolognese, dove tuttora stazionano.
Crediamo altresì che l'allora comandante della locale stazione dei CC abbia agito in assoluto concerto col Sindaco di San Lazzaro, dato che l'importante era "ripulire" l'immagine della città, poco importa se il problema prostituzione sia rimasto in tutta la sua gravità (su questo basta chiedere ai volontari dell'associazione Giovanni XXIII che ogni notte lavorano sulle strade per cercare di aiutare queste vittime del racket).

domenica 15 agosto 2010

Ferragosto con la "plebe"

Come in ogni feudo, anche a San Lazzaro il reuccio deve dimostrare la sua generosità verso la povera plebe, e quindi si degna di visitarla, salvo poi dimenticarsene tutto il resto dell’anno.

In una surreale intervista, da paese dei balocchi cui ci ha tristemente abituati, il sig. Macciantelli fa presente che “lui c’è” e, come recita spavalda la didascalia alla foto d’archivio, è “in campo”. Per fare cosa, non si sa. Avallare altri scempi urbanistici? Proteggere potentati economico-cooperativi ai danni di poveri cittadini a cui va tolto qualsiasi diritto? Sperperare danari pubblici per pagare spese legali a ex amministratori locali colleghi di partito, imputati in procedimenti penali, per poi risponderne davanti alla Corte dei Conti? Far costruire case su ex depositi di rifiuti tossici, come in via Ca’ Ricchi, senza previa bonifica e facendo inaugurare le case in pompa magna, senza che queste abbiano tuttora l’abitabilità? Beh effettivamente il signor Sindaco ha ampiamente dimostrato che con tutte queste cose ci sa fare, altroché.

Chiudiamo con una notazione: il Sindaco afferma di avere approntato mezzi per far fronte alla crisi. Forse nelle sue tasche. A San Lazzaro accade l’esatto contrario, come da mesi allegato da innumerevoli studi e dati incontrovertibili, di Unindustria e altre associazioni. La città con la pressione fiscale comunale più alta d’Italia. Negozi chiusi a ripetizione, fallimenti a gogò. Una politica vergognosamente orientata a favorire la grande distribuzione a danno dei piccoli esercizi. Ci scusi se glielo facciamo notare, dal basso nel nostro essere plebei. Si goda un buon Ferragosto e pensi alle case del Cipea, consorzio su cui indaga la Magistratura.



Alleghiamo qui un articolo del Carlino di qualche mese fa che metteva a nudo le dichiarazioni da paese dei balocchi del Sindaco a proposito dello stato del commercio a San Lazzaro:
http://www.facebook.com/photo.php?pid=3096580&l=5ea6551e38&id=607801164

sabato 14 agosto 2010

Poteri debolissimi, forti...e "davvero forti"

Poteri forti e poteri deboli. Ormai a San Lazzaro i poveri cittadini si aspettano di tutto, per cui non si saranno stupiti di leggere sulle pagine de L’Informazione del 14 agosto, che il Sindaco Macciantelli attribuisce i ritardi e i disagi del Civis a una società incaricata di attenersi alle prescrizioni presentate dal Ministero per le Infrastrutture. Mentre però i mezzi sono stati comprati e giacciono all’aperto da mesi in attesa di entrare chissà quando in funzione. Ovvio che Irisbus non ha imposto ai Comuni di comprare questi costosissimi mezzi, per cui già questo semplice particolare fa sentire al lettore puzza di bufala macciantelliana lontano un miglio. Ma, si diceva, a questo tipo di bufale il lettore avveduto è già avvezzo. Ma il periodo agostano deve aver indotto il povero primo cittadino a una sorta di eterogenesi dei fini, come si può leggere dal brano che riportiamo, tratto da L’Informazione:

E’ poi vero – prosegue Macciantelli – che ogni pezzo dei cantieri comporta una discussione sul Civis, se la scelta è giusta o sbagliata, con gente che battibecca mentre i lavori slittano in avanti. Tutto questo si ripercuote sull’intero programma, compresa la sperimentazione. Sulla quale dico una cosa. Tutti parlano con dovizia di particolari degli enti locali e dell’Atc. Mai nessuno che però parli del convitato di pietra: Irisbus (della Iveco del gruppo Fiat, ndr). Tutti forti coi deboli ma debolissimi con i poteri davvero forti».

Beh, che dire, questa è davvero grossa, anche per chi, come noi, è abituato a 6 anni di malversazioni ai danni di onesti cittadini da parte dell’Amministrazione comunale, condite con scempi urbanistici che vanno di pari passo a scempi del diritto e della legalità, come sta scritto anche su sentenze di GIP del Tribunale di Bologna (cfr. vicenda “case gialle”).

Un’Amministrazione che ha per anni scientemente preso le parti dei fortissimi (costruttori che facevano strame delle più elementari regole, cooperative che andavano a braccetto con tali soggetti ecc.) contro i più deboli (cittadini privati di diritti, considerati come appestati e fatti oggetto di squallide e vergognose campagne d’odio), ora per bocca del suo “primo cittadino” denuncia che chi si lamenta contro il Civis in realtà tace sui poteri “davvero forti”. Notare anche il piccato fastidio sulle lamentele della cittadinanza esasperata da questi lavori, cittadinanza trattata peggio che a Bologna in quanto considerata sin da subito qui a San Lazzaro come cavia; ebbene questo fastidio induce il sindaco a qualificare le lamentele dei cittadini come “battibecco”. Certo, quando non è lui a battibeccare quotidianamente sui giornali con polemiche cialtronesche sui poteri “davvero forti”, allora il battibecco degli altri dà fastidio. Se ne faccia una ragione, signor Sindaco, e veda di amministrare bene, perché Le ricordiamo che Lei è già indagato dalla Corte dei Conti per aver sperperato centinaia di migliaia di euro di danaro pubblico per aver pagato le spese legali di ex amministratori imputati in procedimenti penali. Dia, almeno per una volta, il buon esempio e non accusi la Corte dei Conti di essere al soldo dei poteri “davvero forti”. Buon Ferragosto.

sabato 7 agosto 2010

Nuove offerte di intrattenimento a San Lazzaro

Dobbiamo ammetterlo: non ci saremmo aspettati cotanta creatività nelle proposte di intrattenimento per gli annoiati sanlazzaresi. E così, dopo la fiera e in attesa di vedere il Sindaco con tanto di grembiulino a servire ai tavoli della festa dell'Unità, apprendiamo di forme di utilizzo alternativo della Mediateca. Chissà se anche tali forme sono sponsorizzate da Prometeo oppure rientrano nel programma di integrazione di immigrati, portato avanti con mirabile solerzia dal Sindaco? Chi vivrà vedrà. E nell'attesa di novità dal fronte Cipea, auguriamo a tutti buona estate.
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venerdì 30 luglio 2010

La responsabilità "sociale" secondo il Sindaco

A San Lazzaro il Vista-Red da poco inaugurato per rimpinguare le casse comunali, esauste a dire del Sindaco (forse perché si sono spesi 800.000 euro di premi a dirigenti e si sono al contempo tagliate indennità ai Vigili Urbani, o perché si sono affidate consulenze astronomiche a Studi Legali amici, o ancora si sono spesi centinaia di migliaia di euro di danari pubblici per pagare spese legali a ex amministratori amici, imputati in procedimenti penali?), fa registrare già un primo bilancio che si assesta sulle quindici multe al giorno. 

Per il sindaco Marco Macciantelli «l'obiettivo è quello di migliorare la sicurezza del traffico. Ci rendiamo conto che le multe non piacciono a nessuno; ma riteniamo che "chi passa col rosso" deve ricordare di avere anche una responsabilità sociale, verso tutti, che deve essere richiamata al rigoroso rispetto delle regole e degli altri». (da L'Informazione del 30 luglio 2010).

Chissà se il Sindaco, oltre a ritenere che chi "passa col rosso" abbia "responsabilità sociale", ritenga che tale responsabilità investa anche e in primo luogo pubblici amministratori allorquando questi vadano ad inaugurare case costruite in edilizia convenzionata, erette su depositi di rifiuti tossici (via Ca' Ricchi), o quando detti amministratori scegliessero di occultare miriadi di abusi e illeciti nella gestione dell'edilizia convenzionata, o ancora facendo la guerra a onesti cittadini e pubblici ufficiali che denunciassero questi illeciti oltre a denunciare presenza di amianto pericoloso per la salute dei cittadini stessi? Se il Sindaco pensasse che anzitutto su detti amministratori ricade una gravissima responsabilità, civile, penale, amministrativa, contabile e ovviamente politica, bè saremmo contenti: vorrebbe dire che la pensa come noi. Finora ci è parso che non fosse così, ma c'è sempre tempo per ricredersi. Nel frattempo gli auguriamo una buona fiera di San Lazzaro: stia con la gente normale senza per forza dover far attovagliare tavole "impegnative" con consiglieri regionali del suo partito o anche elementi di qualche corpo armato. Non ci farebbe una gran figura davanti agli occhi di cittadini onesti che ancora si chiedono come la pensa il Sindaco sui temi sopra citati..perché non l'hanno mica capito.
Aggiungiamo una riflessione sulla base di qualche lettera pervenutaci in Redazione da parte di alcuni lettori: nella giornata di ieri i residenti di San Lazzaro di Savena hanno rinvenuto nelle proprie buchette postali una copia del quotidiano L'INFORMAZIONE.
Ieri quel giornale conteneva due pagine di inserto speciale dedicato alla Fiera di San Lazzaro e alcune interviste -fiume al Sindaco.
Ci domandiamo se sia stata una precisa scelta dell'editore donare migliaia di copie alla cittadinanza o se invece siano state regolarmente acquistate.
Da chi? Con quali soldi? E' una domanda che giriamo all'editore e ai consiglieri comunali, e chiaramente anche al Sindaco, sempre che ritenga di doverci rispondere (come finora mai una volta ha fatto).

lunedì 26 luglio 2010

L'ordinario amministrare: tra la Fiera estiva e i tanti atti di devastazione ambientale e abusi di ogni genere

Riceviamo e pubblichiamo le amare considerazioni di un cittadino disilluso da questa Amministrazione e dalle tante che l'hanno preceduta:
 
Gentile redazione,
come ogni anno parte la Fiera di San Lazzaro di Savena. Attesi ospiti, musicisti, ricchi premi e cotillons. Ogni Sindaco di San Lazzaro che si rispetti, al termine del mandato e salvo casi improbabili, avrà presenziato a tassative 10 edizioni della Fiera.
Una per ogni anno di mandato perché qui non vi è ricambio e il Partito impone "contrattualmente" un decennio di esercizio politico al proprio candidato. Con questo sistema si trova lavoro da Sindaco per 10 anni con annessi e connessi. E se si è fortunati si trova un posto in Giunta da Assessore per lo stesso termine temporale. Una vita praticamente. Abitualmente si chiude il proprio mandato con un livello di consenso popolare dimezzato rispetto al giorno della prima elezione. Ma pochi ci fanno caso. Si parte con un consenso bulgaro si finisce il mandato a pomodori in faccia o quasi.
Poi arriva un nuovo Sindaco, il Partito riavvia i proclami, la gente dimentica il decennio precedente ed ecco un Amministratore nuovo di zecca. L'uomo della svolta ha un preciso identikit: è un quadro politico da parcheggiare in Provincia, un futuro parlamentare o futuro Presidente di una multiutility o di un Consorzio nell'ipotesi peggiore. Intanto per un decennio gli si assegna una poltrona. Un po come il Monopoli ..su di una casella ci si finisce per forza e sei hai fortuna in prigione non ci vai mai.
Solitamente "l'uomo del decennio" appare migliore del suo predecessore soltanto nei primi 3 mesi di mandato iniziali poi un canovaccio che si ripete implacabile. Nessuna opposizione e una reggenza senza scossoni ampiamente magnificata dalla Stampa. Se molto stupido o vanesio (non è difficile) farà passare per formidabili i suoi servigi. Se intelligente (difficilissimo) eviterà esibizionismi. Porterà diligentemente a compimento i piani della vecchia Giunta che andrà a sostituire con la propria. Se emergeranno responsabilità saranno da ricondursi ai precedenti amministratori mai a se stesso. Nel caso di meriti sarà unilaterale il successo e verrà sancito un drastico "cambio di passo" nei confronti del passato. Ma le programmazioni sono decennali così ognuno ha modo di pianificare colpe sui chi ha governato nel decennio precedente. Chi arriva infatti lavorerà un decennio per scaricare le proprie responsabilità su chi ha sostituito e preparerà nuove colpe per chi arriverà dopo di lui.
E' una concezione dello scaricabarile formidabile. Con questo sistema potrà addebitarsi ogni scempio del territorio o illecito amministrativo a ritroso fino al primo Sindaco della civiltà villanoviana. Nessuno risponderà di alcuna colpa nel proprio mandato amministrativo perché giustificherà le scelte del proprio come eredità di quello appena conclusosi.
Se segui il copione sai che ogni anno c'é la Fiera, ogni settimana inauguri una rotonda, qualche funerale e il compleanno di una centenaria. Per l'Urbanistica non hai colpe perché attui quello che ha deciso l'altra conduzione politica, ma questo si è detto. Alla fine se segui la matematica sono a malapena 52 rotonde all'anno, solo 520 in un decennio, se qualcuno non ti ferma prima hai fatto del tuo territorio una groviera e puoi vantartene al primo stand di formaggi della Fiera e sul Resto del Carlino. Magari a fine mandato ti fanno Presidente della Granarolo. Se Luciano Sita da Presidente della Granarolo diventa Assessore della Giunta Del Bono perché un Sindaco di San Lazzaro non può diventare un esperto nel management dell'emmenthal?
La gente sorride e si diverte alla Fiera tanto non sa con chi prendersela. Noi che il tempo lo si misura in Fiere potremmo scrivere fra 10 anni esatti le stesse cose di oggi. Non è una fortuna?
Nessuno fa caso a questa "politica ereditaria" che ha letteralmente prostrato il territorio regalandoci la stirpe degli "uomini del decennio". Potremmo anche farci un film "L'uomo dal decennio facile".
Quindici anni di reggenza il Governatore dell'Emilia Romagna, 10 anni cadauno i Sindaci delle Province.
Gli unici benefici si vedono a Bologna col Commissario Prefettizio che qualcuno vorrebbe Sindaco a vita al posto di colui che verrà. E ma poi come la metteremmo col decennio?
Allora Fiera dunque, perché il divertimento non ammette amarezze.
Lettera firmata

venerdì 23 luglio 2010

Riesplode lo scandalo Ca' ricchi, che Sindaco e Giunta minimizzavano

Riesplode il caso di Via Ca’ ricchi, l’area comunale di San Lazzaro di Savena integralmente edificata in regime di edilizia convenzionata su di un’area inquinata.
Gli immobili, sorti su di un terreno impregnato di idrocarburi, furono consegnati e occupati dai malcapitati acquirenti senza che vi fosse l’abitabilità a causa di un veto all’utilizzo opposto da Arpa che tuttora valuta i valori presenti nel sottosuolo incompatibili con l’uso abitativo.
Le licenze edilizie, a pioggia, vennero concesse a più cooperative - si legge nei permessi - previa bonifica preliminare dei suoli.
Non vi fu alcuna bonifica preliminare e si ovviò al "problema" inserendo delle pompe d'aria nel piano interrato degli edifici per mitigare il tasso d'inquinamento e raggiungere la soglia utile ad ottenere l'abitabilità. Invano.
Alla conclusione delle edificazioni, gli immobili vennero consegnati con una festosa cerimonia alla presenza dell’attuale Assessore all’Urbanistica. Erano e sono tuttora occupate e prive di licenza di abitabilità senza che tanto abbia scalfito il buon esito del cerimoniale né lo scrupolo degli astanti.
Ne scaturì una insistita denuncia pubblica da parte della politica, in primo luogo da parte del consigliere regionale Vecchi, del Coordinatore locale del Pdl Avv.
Samuele Barillà e dall'Avv. Giovanni Barillà.
Era il freddo febbraio 2010: occhio alle date.
Il Sindaco replicò sdegnato negando ogni addebito e asserendo in un comunicato stampa che: “C’è chi fa la campagna elettorale su idee e proposte e chi tenta di farla con le polemiche pretestuose. Questa mattina s’è tenuta una strana conferenza stampa, promossa dal consigliere regionale del Pdl Alberto Vecchi. Forse è l’annuncio di una nuova forma di centralismo regionale ai danni delle comunità locali.
Nel merito, l’allarme che evidentemente si intende provocare risulta non giustificato e se ne assume la responsabilità chi lo ha suscitato. Le cose stanno diversamente da quanto riferito. Provo a riassumerle.
Il parere di Ausl e Arpa, reso nell’ambito delle procedure di approvazione del piano particolareggiato dell’azzonamento 75, nonostante la necessità di bonificare il sottosuolo, ha consentito la realizzazione degli edifici in quanto le operazioni di bonifica, che si potevano protrarre nel tempo, non interferivano con i cantieri edilizi. Allo stato si rileva che le attività di bonifica, non ancora formalmente concluse, hanno messo in evidenza risultati sempre migliorativi rispetto alla situazione iniziale, che fanno presupporre la conclusione della fase di monitoraggio e conseguentemente la conclusione con esito favorevole del procedimento in capo alla Provincia. In merito alle richieste di conformità edilizia e agibilità degli alloggi pervenute successivamente alla fine dei lavori, è stata inviata specifica richiesta di parere ad Arpa, Ausl e Provincia di Bologna sulle eventuali condizioni per il rilascio dei certificati. Comunque è stato accertato che non vi sono problemi per la salute“.
Ecco le repliche sdegnate del Sindaco che negava ogni responsabilità e dissacrava la denuncia dei politici e dei cittadini considerandola strumentale alla imminente tornata elettorale ma non spiegava perché avesse permesso che si occupassero, senza sanzione a carico di alcuno, immobili privi di abitabilità per motivi di salubrità dei suoli.
Non vi era e non vi è la certificazione dell'ARPA ma vi è la rassicurazione del Sindaco se può bastare.
Oggi però, 22 luglio 2010 , la rivista VIVERE A SAN LAZZARO scrive un’altra pagina di deflagrante gravità che dovrebbe suggerire immediate valutazioni ad un qualsivoglia organo giudiziario.
L’11 novembre prossimo, gli acquirenti di quelle case – dove “tutto è in regola” – andranno a testimoniare alla terza udienza della causa promossa nell’aprile 2009.
Vi è una causa dunque della quale il Comune parrebbe essere stato pienamente consapevole già quando asseriva per bocca del Sindaco la regolarità delle opere e della propria condotta nel febbraio 2010.
Ma leggete il seguito. L’Avvocato Giampiero Veronesi, legale degli acquirenti di quelle case, spiega oggi al giornale che “l’inquinamento è tanto alto che ancora oggi l’edificio non ha l’abitabilità”.
Copalc, la coop chiamata in causa, avrebbe sottaciuto questo aspetto agli acquirenti. Nel rogito si richiamava un permesso a costruire subordinato al disinquinamento ma il documento non era allegato. Per la Coop gli acquirenti avrebbero dovuto informarsi presso il Comune ... non è una boutade ma quanto effettivamente accaduto e sostenuto dalla Coop costruttrice.
La Coop - secondo questa suggestiva ricostruzione - avrebbe scaricato l'incombenza di una simile informazione sugli acquirenti delle case i quali sarebbero stati tenuti ad informarsi sulla morfologia di quella piccola Chernobil su cui avevano investito i propri risparmi.
Ma sapendolo prima, avrebbero acquistato quelle case? Ne dubitiamo profondamente...
E il Comune avrebbe avuto interesse a divulgare tale dato riferibile a un terreno sul quale nessuno aveva vigilato fino al termine delle edificazioni?
Oggi, il legale dei proprietari chiede l’annullamento delle vendite (ogni immobile costa 250mila euro e contiamo almeno 20 alloggi edificati dalla sola Copalc senza contare quelli dell’omologa Coop Dozza in condizioni pressochè analoghe). Parliamo di cifre prossime ai 10 milioni di euro per una quarantina di immobili. Il Comune sarebbe citato in causa per SILENZIO OMISSIVO ci dice la Stampa.
Alla fine, a quanto pare, nessuno spiegò alcunché agli acquirenti.
Per disinquinare il terreno, ARPA avrebbe inoltre preteso l’utilizzo di pompe che iniettano ossigeno ma il livello di inquinamento aumenterebbe dopo le piogge, quindi un rebus di impossibile soluzione che il Sindaco indica al contrario in fase risolutiva con valori ormai alla soglia dell'agognato via libera da parte di Arpa. Giove pluvio permettendo.
Insomma questa parrebbe una storia di orrori amministrativi senza pari, l’ennesima.
Lasciamo ai lettori ogni valutazione personale sulle dichiarazioni del Primo Cittadino e sullo stato dei fatti.
Quando il Sindaco interviene, nel febbraio 2010, in una tremenda reprimenda contro il PDL vi è già una causa partita nell’aprile 2009 che egli tace alla comunità e di cui si ignorano i contenuti esatti.
Forse anche più di una causa che interessa più Cooperative edificatrici operanti su quel terreno.
Cronologicamente, quando il Sindaco sostiene la regolarità delle attività amministrative vi è già chi lo ha direttamente chiamato in causa. Da oltre un anno almeno.
Trattandosi di edilizia convenzionata e sovvenzionata da parte della Regione Emilia Romagna ci pare non sussistano dubbi sulla scabrosità delle vicende che vi narriamo.
Ma davvero in Emilia Romagna e a San lazzaro di Savena in particolare, l'edilizia popolare è il territorio di sconfinati illeciti? E' questa l'ennesima conferma? e perché nessuno invoca dimissioni politiche di Sindaci e Assessori? In altri luoghi meno compromessi, basterebbe meno, molto meno a indurre a dimissioni politici che tanto disinvoltamente presenziano alla consegna di case prive di abitabilità.
Qui il silenzio non è omissivo ma tombale ci pare di poter concludere. I fatti ancora una volta attendono che la Procura intervenga.