martedì 5 gennaio 2010

La terra dei cachi...e degli abusi edilizi condonati

Riceviamo una lettera a commento dell’ultima notizia del blog; data la sua lunghezza, ne facciamo un articolo autonomo in luogo di un normale commento. Grazie al gentile lettore che fa presente questioni inquietanti nella loro semplicità.

<<Il Consigliere Comunale del Comune di San Lazzaro di Savena, Enrico DI OTO, rende noto cosa emerso dal testo di una "singolare" delibera prenatalizia (22.12.09) da parte della Giunta Comunale di San Lazzaro di Savena.
In soldoni: si è ravvisato un abuso edilizio perpetrato da un'impresa edile che ha costruito la rampa per l’accesso al rimessaggio auto interrato pertinente un edificio su di una striscia di terreno di proprietà del Comune.
In Commissione Urbanistica, secondo le espressioni usate dal tecnico comunale (responsabile del Procedimento) questi ha spiegato che attraverso “due conti” fatti con l’impresa (autrice della violazione di legge), il costo che essa avrebbe dovuto sostenere per demolire e ricostruire l’opera come previsto dalla LEGGE, sarebbe stato il medesimo utile ad acquistare l’area oggetto di abuso.
Allora perché dunque non vendere il terreno pubblico gravato dall'illecito all'autore dell' illecito stesso? Certo, con i dovuti accorgimenti ovvero sanando l'abuso edilizio e non assoggettandolo a demolizione.
Per quanto sconcertante la politica del "fare due conti " con l'autore dell'illecito , (ammesso che sia incasellabile in qualche codice deontologico o in altri tale pratica "contrattuale" ), questi diventerebbe quindi proprietario dell'area pubblica "per comodità procedurale".
Colpisce però l'ulteriore segnalazione del Consigliere DI OTO, anch'egli basito, dall'apprendere dal medesimo responsabile tecnico comunale nonché titolare del procedimento che l'Impresa in questione è "fantomatica" o meglio "governata" da terzi o quantomeno non meglio identificabile.
Concedere una licenza edile a un fantasma sorprende, come sorprende "farci due conti".
Fare “due conti” specie se quei conti si fanno con i denari di terzi ovvero della collettività e specie se all'Ente Pubblico competono precisi obblighi di legge in materia di vigilanza urbanistica e di verifica.
Azzardiamo: ma non è che quegli obblighi competano strettamente a chi poi finisce per "fare due conti" con l'autore della violazione di legge?
Chissà....
Aggiungiamo: Nel privato ,chi non richiederebbe l'applicazione esemplare della legge se su di un proprio terreno si vedesse costruito da terzi un manufatto abusivo?
Tutti non L'Ente Pubblico evidentemente che invece va a fare "due conti" con l'autore della violazione e sceglie con questi la soluzione migliore.
Come usa abitualmente presso gli Studi di Consulenza e come usava sempre presso il medesimo Ente quando si "intravedevano" abusi edilizi nell'immobile di un Dirigente di una nota Coop edile.
Sempre meglio "fare due conti" e intravedere un illecito piuttosto che sanzionare e demolire . Meglio ancora se può addirittura "vendersi" quel bene pubblico.
A questo punto possiamo concludere che è fondato ritenere questo territorio libero da vincoli di legge esattamente come Marte.
Certo a Marte non si può edificare ancora ma chissà, “facendo due conti”…>>

1 commento:

  1. È un modo di amministrare amichevole... Tra amici e con amici degli amici. Fino a quando abuserete della nostra pazienza? Quando vedremo la legalità ripristinata a San Lazzaro?

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