domenica 9 maggio 2010

Lo strano concetto di legalità degli amministratori sanlazzaresi

Da un lettore riceviamo e volentieri pubblichiamo:

 

Avevate raccontato in passato le traversie legali di un gruppo di nomadi stanziatisi da anni a San Lazzaro di Savena. Riepiloghiamole sinteticamente: Su terreni agricoli di proprietà, alcuni nuclei familiari avevano trovato dimora edificando abusivamente le proprie residenze. Dopo alcune ordinanze di sgombero e i relativi ricorsi, si era giunti sino alla pronunzia del Consiglio di Stato che aveva sancito come indifferibile il ripristino di quelle aree rispetto alla destinazione originaria e la conseguente acquisizione delle stesse al patrimonio comunale.
Decine di ricorsi contro le ordinanze comunali di sgombero e demolizione che si erano conclusi con verdetti inoppugnabili e che avevano mostrato ovunque la "vigoria" amministrativa. Inflessibile. Come un filo d'erba .......esposto al ghibli. Da un lato la propagandata volontà di applicare le leggi dall'altro una palese condotta alla Penelope con la tela.
Il Sindaco, Temporeggiatore, non solo non aveva ritenuto "discrezionalmente" di dare seguito ai disposti di legge ma aveva anzi avviato una trattativa soft con le famiglie dei nomadi. Fermo restando che chi pagava quelle scelte e le reiterate costituzioni in giudizio fosse la cittadinanza. E per anni, parrebbe. All'ultima pronunzia di legge che ha sancito la demolizione e acquisizione di quelle aree al patrimonio comunale, ecco il colpo di scena: Nessuno sgombero coattivo ma una lunga apertura al dialogo e l'offerta di case in cambio del "supplichevole" rispetto delle leggi. Che si trattasse di una contorta manovra di aggiramento delle norme spacciata per sensibilità nei confronti di nuclei familiari disagiati che intanto ricorrevano a Tar e Consiglio di Stato, appariva evidente.
Da parte sua l'Amministrazione studiava soluzioni: In primo luogo, disapplicare le sentenze per ragioni di bottega politica spiegando urbi et orbi quanto fosse prioritaria questa formula di solidarietà.
In altre parole, uno schiaffo sonoro al rispetto delle regole e alla cittadinanza che solitamente attende l'assegnazione di una casa seguendo rigide procedure e non violando la legge.
Il 7 maggio, il Resto del Carlino riporta il raccapricciante commento del legale dei nomadi coinvolti nella lunga "trattativa" col Comune.
Ecco cosa afferma: “Le precedenti GIUNTE hanno mantenuto per anni tali situazioni di abusivismo edilizio. Se su un terreno agricolo concedi prima il passo carraio, poi le utenze, è normale che quando chiedi a uno di togliere tutto, questo si opponga”.
Avete inteso bene: La Giunta favoriva situazioni di abusivismo. Concedeva passi carrai in luoghi abusivi (percependone gli oneri) e nessuno si accorgeva che in manufatti parimenti abusivi erano state regolarmente attivate le utenze. Forse, in questa dichiarazione vi è la sintesi di una correità amministrativa senza precedenti.
Una storia abominevole di abuso ammessa senza mezzi termini dallo stesso difensore dei nomadi che con grande e disarmante sincerità accusa diverse Giunte succedutesi negli anni : Le Giunte Macciantelli e quelle del Sindaco Bacchiocchi se la memoria non ci inganna...
Noi restiamo basiti dinanzi a questa ennesima espressione di impunità e arroganza amministrativa. Alludiamo a Giunte che prima hanno fatto strame delle norme e che hanno vissuto e vivono di applicazioni estensive e autonome di norme dello Stato ; Giunte che poi si sono accreditate paladine delle leggi e della solidarietà e forse soltanto creatrici di soluzioni demagogiche atte a mascherare omissioni.
Un segnale mortificante per le persone oneste che non meritano simili governanti. L'ennesimo.
E ci chiediamo che dati contengano le pronunzie del Consiglio di Stato e del Tar rispetto alla condotta degli amministratori e a quanto ammontino i costi sostenuti in spese legali dal Comune per “vincere” questa guerra vergognosa.
Quesiti destinati a non avere risposta. Nel silenzio di chi dovrebbe fare piena luce su tali condotte che, se comprovate, non costituirebbero solo devianza amministrativa ma anche danno erariale.
Certo, nel posto dove, come segnala la stampa, si possono presentare offerte prima di bandi di gara e dove un Assessore può inaugurare case su suoli inquinati e prive di abitabilità ...questo appare il meno.

F.N.

 

Caro amico, questa storia è davvero disdicevole e per l’ennesima volta assistiamo ad un silenzio della Giunta che parla più di ogni altra cosa. Ma forse ogni popolo ha i governanti (e le opposizioni) che si merita.

2 commenti:

  1. Che vergogna avere a che fare con simili figuri e cosa ancora più umiliante è che abbiamo reso normale questo schifo coprendolo di silenzio.

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  2. Molti sanlazzaresi si divertono a sguazzare in questa melma vischiosa e maleodorante? Si accomodino pure. Ma quando il guano supererà i livelli di guardia e li ricoprirà fin sopra la testa, i lacché dell'amministrazione non osino chiedere aiuto a chi da anni si sta sgolando per aprire loro gli occhi!

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