domenica 11 luglio 2010

LE BUFALE DEL SINDACO PROSEGUONO: MA IL SUO SULTANATO PERDE COLPI

Ancora una insistita protesta delle rappresentanze sindacali contro il Sindaco di San Lazzaro di Savena come riporta il Resto del Carlino di sabato 10 luglio. Avevamo sottolineato l'anomalia costituita dai lauti stipendi di alcuni Dirigenti comunali, lo scambio di ruoli, l'assunzione di esterni in sostituzione di dipendenti interni impiegati già da anni in taluni Uffici comunali e oggi sostituiti. E ancora avevamo sottolineato l'allegro avvicendarsi e cumularsi di incarichi, di addetti Stampa, di addetti degli addetti Stampa, di consulenze, il mistero della difesa legale agli indagati di Agripolis, la scure della Corte dei Conti etc. etc.
Il tutto a fronte di tagli agli straordinari del personale comunale e di una pubblica reprimenda contro i limiti imposti dal Patto di Stabilità.
E avevamo impietosamente riportato le parole di un Sindaco cui bastava e basta negare date, numeri, evidenze senza colpo ferire in questo lembo di Emilia che è ormai un caso nazionale. Un caso nazionale di negazionismo e di impunità.
E' questa una logica feudale che ha trasfigurato una Pubblica Amministrazione alla stregua di una bottega privata.
Il Sindaco dalle pagine del Carlino precisa che "il budget che sosteneva la professionalità dell'Architetto Angelo Premi sorregge ora il nuovo dirigente responsabile dei lavori pubblici che semmai percepisce 12.500 euro in meno".
Quanto alla "divisione" dell'area tecnica in due settori affidati a due dirigenti, il Sindaco precisa ancora che "Un'unica area non aveva dato i risultati auspicati". E' una espressione, quest'ultima che ci inorgoglisce.
Quali erano i risultati auspicati? Non lo sapremo mai ma li abbiamo visti negli atti giudiziari.
Ecco dunque che oggi nasce l'esigenza di creare due settori.
Perché i misfatti di interi azzonamenti urbanistici erano dapprima gestiti da un’unica area tecnica facente capo all'Arch. Premi poi destinato, in tempi di accertamenti giudiziari, all'Ambiente e poi dimissionario il giorno prima della scadenza dell'incarico ... (in un contesto normale qualcuno avrebbe chiesto spiegazioni).
E poi assunto presso il Comune di Calderara di Reno come responsabile tecnico.
Peccato che l'Arch.Premi abbia lasciato il suo prestigioso incarico comunale dopo aver modificato autonomamente convenzioni urbanistiche, autorizzato e firmato certificati di abitabilità in edifici popolari privi di collaudo statico, rilasciato sanatorie illegittime, rilasciato innumerevoli permessi a costruire ritenuti non rilasciabili dagli accertamenti della Procura e peccato anche che in uno slancio di generosità abbia concesso persino il nulla osta al rilascio di finanziamenti pubblici a non aventi diritto. Il Sindaco nega e non vede i reati. lui né la sua Giunta. E così non si accorge neppure che il costruttore cui ha affidato il rifacimento del Municipio è lo stesso che ha depositato in una Convenzione Urbanistica un contratto di appalto gonfiato di 400 milioni di vecchie lire e privo di riscontro contabile maggiorando il costo di case popolari.
Ma il Sindaco non vuole annullare gli atti in autotutela perché in definitiva nascono dalle omissioni dei suoi uffici e allora come si fa? Si fa che i reati non esistono perché sono prescritti.
Che allegra brigata dunque. Ora però a Premi subentra tale Architetto Mari proveniente dal Comune di Bologna.

Abbiamo già certificato a suo tempo il suo esordio: una sanatoria di un bene abusivo edificato su area demaniale da privati: Perché demolirlo, spiegò? Vendiamo il terreno demaniale all'autore dell'abuso così questi potrà sanarlo.
E così fu, nel silenzio della comunità politica locale. Storie che in definitiva raccontiamo da anni. Forse invano...
E cosa ci dice il Sindaco sull'incarico doppio concesso all'Assessorato all'Ambiente e relativo alla comunicazione?
"La persona cui si riferisce la RSU si occupa di politiche scolastiche e ambientali" .
Chi si occupa dell'Ufficio Stampa dunque? Vi sono amici del Sindaco, mogli di amici del Sindaco? Chissà...

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