lunedì 26 luglio 2010

L'ordinario amministrare: tra la Fiera estiva e i tanti atti di devastazione ambientale e abusi di ogni genere

Riceviamo e pubblichiamo le amare considerazioni di un cittadino disilluso da questa Amministrazione e dalle tante che l'hanno preceduta:
 
Gentile redazione,
come ogni anno parte la Fiera di San Lazzaro di Savena. Attesi ospiti, musicisti, ricchi premi e cotillons. Ogni Sindaco di San Lazzaro che si rispetti, al termine del mandato e salvo casi improbabili, avrà presenziato a tassative 10 edizioni della Fiera.
Una per ogni anno di mandato perché qui non vi è ricambio e il Partito impone "contrattualmente" un decennio di esercizio politico al proprio candidato. Con questo sistema si trova lavoro da Sindaco per 10 anni con annessi e connessi. E se si è fortunati si trova un posto in Giunta da Assessore per lo stesso termine temporale. Una vita praticamente. Abitualmente si chiude il proprio mandato con un livello di consenso popolare dimezzato rispetto al giorno della prima elezione. Ma pochi ci fanno caso. Si parte con un consenso bulgaro si finisce il mandato a pomodori in faccia o quasi.
Poi arriva un nuovo Sindaco, il Partito riavvia i proclami, la gente dimentica il decennio precedente ed ecco un Amministratore nuovo di zecca. L'uomo della svolta ha un preciso identikit: è un quadro politico da parcheggiare in Provincia, un futuro parlamentare o futuro Presidente di una multiutility o di un Consorzio nell'ipotesi peggiore. Intanto per un decennio gli si assegna una poltrona. Un po come il Monopoli ..su di una casella ci si finisce per forza e sei hai fortuna in prigione non ci vai mai.
Solitamente "l'uomo del decennio" appare migliore del suo predecessore soltanto nei primi 3 mesi di mandato iniziali poi un canovaccio che si ripete implacabile. Nessuna opposizione e una reggenza senza scossoni ampiamente magnificata dalla Stampa. Se molto stupido o vanesio (non è difficile) farà passare per formidabili i suoi servigi. Se intelligente (difficilissimo) eviterà esibizionismi. Porterà diligentemente a compimento i piani della vecchia Giunta che andrà a sostituire con la propria. Se emergeranno responsabilità saranno da ricondursi ai precedenti amministratori mai a se stesso. Nel caso di meriti sarà unilaterale il successo e verrà sancito un drastico "cambio di passo" nei confronti del passato. Ma le programmazioni sono decennali così ognuno ha modo di pianificare colpe sui chi ha governato nel decennio precedente. Chi arriva infatti lavorerà un decennio per scaricare le proprie responsabilità su chi ha sostituito e preparerà nuove colpe per chi arriverà dopo di lui.
E' una concezione dello scaricabarile formidabile. Con questo sistema potrà addebitarsi ogni scempio del territorio o illecito amministrativo a ritroso fino al primo Sindaco della civiltà villanoviana. Nessuno risponderà di alcuna colpa nel proprio mandato amministrativo perché giustificherà le scelte del proprio come eredità di quello appena conclusosi.
Se segui il copione sai che ogni anno c'é la Fiera, ogni settimana inauguri una rotonda, qualche funerale e il compleanno di una centenaria. Per l'Urbanistica non hai colpe perché attui quello che ha deciso l'altra conduzione politica, ma questo si è detto. Alla fine se segui la matematica sono a malapena 52 rotonde all'anno, solo 520 in un decennio, se qualcuno non ti ferma prima hai fatto del tuo territorio una groviera e puoi vantartene al primo stand di formaggi della Fiera e sul Resto del Carlino. Magari a fine mandato ti fanno Presidente della Granarolo. Se Luciano Sita da Presidente della Granarolo diventa Assessore della Giunta Del Bono perché un Sindaco di San Lazzaro non può diventare un esperto nel management dell'emmenthal?
La gente sorride e si diverte alla Fiera tanto non sa con chi prendersela. Noi che il tempo lo si misura in Fiere potremmo scrivere fra 10 anni esatti le stesse cose di oggi. Non è una fortuna?
Nessuno fa caso a questa "politica ereditaria" che ha letteralmente prostrato il territorio regalandoci la stirpe degli "uomini del decennio". Potremmo anche farci un film "L'uomo dal decennio facile".
Quindici anni di reggenza il Governatore dell'Emilia Romagna, 10 anni cadauno i Sindaci delle Province.
Gli unici benefici si vedono a Bologna col Commissario Prefettizio che qualcuno vorrebbe Sindaco a vita al posto di colui che verrà. E ma poi come la metteremmo col decennio?
Allora Fiera dunque, perché il divertimento non ammette amarezze.
Lettera firmata

1 commento:

  1. Caro Amico,
    la tua analisi è tanto impietosa quanto perfettamente calzante. Hai descritto con parole semplici ed efficaci la situazione del nostro povero, disastrato Comune di San Lazzaro.
    L'unica strada per uscirne è quella di stimolare ed accrescere la consapevolezza degli elettori, nella speranza che si decidano ad aprire gli occhi. E ciò richiede un impegno e una dedizione non indifferente.
    Intanto - e non è poco - esiste questa voce, ancora libera ed indipendente.
    "Spes ultima dea" dicevano i romani. La speranza è l'ultima a morire.
    Speriamo, non scoraggiamoci, resistiamo. Come disse il grande Eduardo: "ha da passà la nuttata".

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