venerdì 17 settembre 2010

IL DECLINO DI SAN LAZZARO, DAGLI ANTICHI FASTI AI VANDALI

E' di ieri la notizia che l'auto del famoso titolare della pasticceria Fontana è stata data alle fiamme, oltretutto con il pieno di benzina. Sarebbe potuta succedere una tragedia.
Episodi come questi non sono nuovi a San lazzaro, dopo il rogo doloso della baita per anziani, la distruzione di vetrine di negozi in pieno centro con tecniche chiaramente proprie della criminalità organizzata, allagamento di piscine scolastiche, distruzione di pali della luce della Mediateca e numerosi altri.
Tutti episodi che il Sindaco si ostina reiteratamente a minimizzare dicendo che "è tutto a posto, tutto sotto controllo". Certo, dato che lui di San Lazzaro se n'è sempre disinteressato, proveniendo da un comune della montagna e avendo sempre considerato questo Comune come una sorta di parcheggio in attesa di incarichi politici migliori.
Nel frattempo i cittadini vivono sotto la morsa di azioni criminali che non vengono sanzionate, e le forze dell'ordine vengono lasciate sole in un'opera di repressione che non ha mai trovato sponda in un'azione amministrativa in grado di prevenirle, in grado di offrire alternative, ai giovani anzitutto (credete che bastino alcuni computer cui connettersi a Internet tutto il giorno? forse per rincretinirsi), ma non solo: un'azione che restituisca a San Lazzaro i suoi antichi fasti, che le restituisse vita sociale che non sia confinata esclusivamente nel mercatino del sabato mattina. Un'azione amministrativa che non lasciasse che la città fosse completamente devastata dal cemento di costruttori amici, ma che fosse attenta anche a opere quali un'area per il nuovo Oratorio, promessa a parole ma mai realizzatasi (il Comune aveva offerto l'area che insiste su un cumulo di rifiuti tossici verso via Ca' Ricchi, uno scandalo, quello delle case costruite su quell'area, scoppiato un anno fa per la denuncia di alcuni cittadini), ma anche a nuove iniziative commerciali che non fossero solo l'apertura di nuove banche e la chiusura di numerosi esercizi, stritolati dalla morsa delle tasse comunali e da opere quali il Civis, un'autentica presa per i fondelli di tutti i cittadini.
Tutto questo a San Lazzaro non c'è stato. Le opposizioni tacciono. A Imola queste ultime hanno avuto uno scatto d'orgoglio e i suoi membri si sono dimessi da tutti gli incarichi di garanzia ricoperti, compreso quello del Vicepresidente del Consiglio Comunale, per protesta. Dubitiamo che qua possa avvenire una cosa simile: lorsignori, a partire dal consigliere che ricopre tale carica nel consiglio sanlazzarese, paiono troppo intenti a gestire i propri affari e ad assicurare al Sindaco un'opposizione blanda se non inesistente. Mala tempora currunt.

1 commento:

  1. la politica è responsabile di quello che oggi costituisce ua ferita ad un 'intera comunità vilipesa , umiliata , oppressa da una gestione malavitosa della cosa pubblica . E impunita . Per questo foriera di diseguglianza , di obbrobri , di amicizie , di interpretazioni della legge .E' dunque il crepuscolo di una gigantesca bugia

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