mercoledì 26 gennaio 2011

UNA SEMPLICE DOMANDA

La vicenda degli abusi edilizi e illeciti urbanistici connessi al cantiere CIPEA di via Galletta è ancora ben lungi dall'esser stata chiarita in sede giudiziaria. Per ora quello che è certo, è che agli appartamenti in sottotetto sono stati apposti i sigilli, e il dissequestro ha riguardato altri vani, ma non quelli, sui quali, nonostante la strenua opposizione - cui parte della stampa locale legata al mondo cooperativo ha dato grande voce - del CIPEA e della ditta appaltatrice Idroter (pres. Cavicchioli), il sequestro permane.
Certo è anche che indagati a vario titolo sono il presidente del Consorzio CIPEA, Muratori; il presidente della Idroter, Cavicchioli, e il Direttore dei lavori, arch. Aldo Noacco, consigliere comunale a San Lazzaro ed eletto come indipendente nella lista del PDL, nonché Vicepresidente della Commissione Urbanistica, sempre in consiglio comunale.
Ecco, a questo punto, dopo aver visto le certezze di questa assai poco edificante vicenda, ci si imbatte in una enorme stranezza, da cui scaturisce una legittima domanda: è NORMALE che un signore, architetto, Direttore dei lavori di un cantiere in edilizia convenzionata (particolare molto, molto, ma molto importante) sul territorio comunale e consigliere comunale nel gruppo di opposizione (ma che si è sempre discostato dalla linea del suo gruppo in materia urbanistica ed edilizia, insomma nelle materie che lo riguardano da vicino), attualmente sotto inchiesta per ILLECITI URBANISTICI, continui a ricoprire la carica di Vicepresidente della COMMISSIONE URBANISTICA?
E' una domanda che ci sentiamo di fare, quali liberi cittadini senza alcun legame con forme di militanza politica, a coloro che siedono nel consiglio comunale e nella giunta a partire dal Sindaco. Lo chiediamo ai capigruppo di maggioranza e opposizione, ma anche al segretario locale del PD, al coordinatore locale dell'IDV e di Sinistra per San lazzaro, nonché al coordinatore locale del PDL. Oltreché, ovviamente, al diretto interessato, che però ha dimostrato di fregarsene altamente di qualsiasi benché minima questione anche solo di opportunità, mettendo in imbarazzo tutto il suo gruppo consiliare, che a maggioranza ha approvato contro di lui un documento durissimo senza però giungere a nessuna conclusione pratica. Lo chiediamo al suo amico di sempre, colui al quale Noacco deve la sua posizione di ultragarantito da anni nella politica locale sanlazzarese, colui che per anni è stato capogruppo di FI in consiglio comunale, condividendone, nei fatti, la politica di appoggio alla maggioranza, specialmente quando questa negli anni si è trovata in difficoltà al proprio interno; politica di appoggio che è stata anche nella stampa ribattezzata "soccorso azzurro".
Lo chiediamo infine anche al consigliere regionale che fino ad ora ha preso le difese di Noacco, senza un apparente motivo. A dire il vero la cosa non è passata inosservata a chi segue la politica non solo locale, ma anche provinciale. Già, perché le vicende dell'edilizia convenzionata sanlazzarese, vuoi per l'importanza del luogo, vuoi per il risalto che negli ultimi 10 e più anni hanno avuto sulla stampa anche nazionale (si ricordano perfino vari articoli apparsi sul berlusconiano Giornale a descrizione delle incredibili e inquietanti vicende della "casa gialla"), sono per così dire un simbolo di un certo modo di intendere l'edilizia con tutto ciò che ad essa ruota attorno. Il longevo senatore a vita Giulio Andreotti direbbe che "a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca". Il semplice cittadino non sa a dire il vero cosa pensare e preferisce credere alla buona fede presunta di chi si spende in prima battuta in difese sì sperticate. Ma la buona fede, seppure presunta, va poi mantenuta con la diligenza propria di chi si occupa di pubbliche questioni che incidono pesantemente sulla vita dei cittadini (a partire dal tanto danaro pubblico che viene erogato, come contributi regionali, ai soggetti protagonisti delle convenzioni urbanistiche, costruttori compresi). Altrimenti la buona fede cessa di esser tale e può diventare parecchio difficile da difendere se le indagini mostrano un panorama tutt'altro che edificante...giusto per usare un avverbio che richiami all'urbanistica.

giovedì 13 gennaio 2011

E tutto si risolse in un enorme pantano...

Sul Carlino del 13 gennaio 2011 il Sindaco, a fronte dell'evidenza del fallimento della SFM di San Lazzaro, frequentata pochissimo, con pochi treni che vi si fermano (quasi nessuno di quelli che vanno a Rimini, ad esempio), e soprattutto con un inesistente parcheggio che di fatto è un enorme pantano (come sottolineato fin da subito sulle pagine di questo blog), non trova di meglio che...dare la colpa al patto di stabilità. Sì, avete capito bene! Il disco si è rotto, la solfa è sempre la stessa. Lavori iniziati e non terminati, oppure mai nemmeno iniziati, strade e marciapiedi con buche e dossi pericolosissimi per pedoni e ciclisti...e la colpa è del Governo cattivo che ha imposto un limite ai tanti sperperi compiuti dagli enti locali. I quali però si sono fatti furbi e cominciano col finanziare opere inutili, o utili a qualche amico, per poi arrivare senza più danari da spendere quando sarebbe ora di farlo per opere di pubblico interesse. E così rotonde inutili, con tanto di paesaggio da finta savana, cementificazione sempre maggiore di spazi verdi...e quando sarebbe il caso di edificare qualcosa di veramente utile...spiacenti, non ci sono i soldi, chiedeteli al Governo cattivo che non li scuce. Però attenzione, perché non è detto che quando ci sono i soldi, questi poi vengano spesi bene: i casi AGRIPOLIS (che vedono il Sindaco e anche consiglieri di opposizione quali l'ex capogruppo FI Omer Maurizzi e l'architetto, inquisito nella vicenda CIPEA-Via Galletta, Aldo Noacco, indagati dalla Procura regionale della Corte dei Conti) e gli enormi tagli delle indennità ai Vigili Urbani sono lì a dimostrarlo. E allora i cittadini intelligenti sapranno distinguere le chiacchiere propagandistiche e la gestione dissennata foriera di sperperi di danaro pubblico, da una gestione corretta e sana della cosa pubblica. E capiranno di chi è davvero la colpa se il parcheggio a fianco della SFM è rimasto un enorme pantano, mentre il Sindaco si faceva fotografare a più riprese (ben due inaugurazioni, non una) prima delle elezioni del 2009 mentre tagliava nastri e proferiva monologhi autocompiacenti sul buon operato (?) della sua Giunta. Alla fine di quei bei discorsi e di quei bei nastri è rimasto solo un vago ricordo, e il nero pantano in luogo del parcheggio è lì a simboleggiare il completo fallimento - l'ennesimo - della Giunta targata Macciantelli.

martedì 4 gennaio 2011

RINCARO DELLA TASSA SUI RIFIUTI DEL 10%

Comincia bene l'anno: il Sindaco annuncia un rincaro della Tarsu del 10%. Chi rincara il primo dell'anno rincara tutto l'anno, si potrebbe commentare. Ma non è solo questo il punto, che certamente rende ancor più odioso per il cittadino sanlazzarese il dover pagare una tassa in un Comune che è in vetta alla classifica della maggior imposizione locale (uno studio di Unindustria di diversi mesi orsono ha dimostrato che l'impatto della tassazione locale a San Lazzaro sui bilanci aziendali è del 116%, alla faccia...) e che mortifica e annichilisce il piccolo commercio al dettaglio a favore della grande distribuzione (vicenda trasferimento sede Coop docet). No. Il punto è che il Sindaco si improvvisa sceriffo antievasione (al seguito della peggior tradizione veterostalinista che vuole lo Stato una sanguisuga dei cittadini e in grado di controllarli fin nella sfera privata, una sorta di Grande Fratello che li spia per censurare e punire pesantemente ogni possibile comportamento sospetto) e giustifica così questo atteggiamento di "guardiano della legalità" (de noantri): «tutti siamo chiamati a essere coerenti coi principi che condividiamo, tra i quali, per ragioni di equità, eguaglianza e imparzialità (...)».
Orbene, questi stessi principi vorrebbero probabilmente, a meno di non volerli ridurre una burletta (come forse si sta facendo da diversi anni a questa parte, complice una parte di opposizione che in quanto a burlette se ne intende e anche molto), che anzitutto non si sperperassero circa 300.000 euro di danari pubblici per pagare le spese legali a ex amministratori locali imputati in procedimenti penali (caso AGRIPOLIS); che non si tagliassero circa 800.000 euro di indennità a Vigili Urbani e dipendenti comunali, per destinarli chissà dove e a chi (premi ad personam per qualche dirigente comunale?); che non ci si rifiutasse di annullare convenzioni urbanistiche sull'edilizia convenzionata dopo che una sentenza di un GIP di Bologna ha stabilito essere viziate da valori falsi, a partire dai contratti di appalto depositati in Comune da imprenditori amici, per viziare ab origine il Prezzo iniziale di cessione alloggi, far avere contributi regionali non dovuti, certificare collaudi statici falsi, condonare abusi edilizi insanabili frutto di cambiamenti di volumetrie in modo da rendere sottotetti privi di abitabilità in mansarde abitabili (i fatti si riferiscono alla vicenda della "Casa gialla" ma trovano inquietanti analogie con le vicende relative al cantiere CIPEA di via Galletta, il cui Direttore lavori è l'architetto Aldo Noacco, consigliere indipendente eletto nelle file del PDL e ora indagato per abusi edilizi, la cui condotta politica sempre a favore delle politiche urbanistiche della maggioranza PD-IDV ha scatenato una bagarre interna al gruppo consiliare PDL che però non ha potuto o voluto espellerlo dal gruppo, anche in seguito alle difese di Noacco provenute dal consigliere regionale PDL Bignami). Per essersi rifiutato di annullare tali convenzioni urbanistiche tutt'ora in vigore, il Sindaco è stato denunciato da un cittadino stanco di questa continua strage di legalità, ed è ora iscritto nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Bologna (notizie di stampa, Carlino di qualche settimana fa).
Con un'opposizione silente (salvo il consigliere PDL Giampiero Bagni) o pron(t)a a correre in soccorso al Manovratore [tanto da esser stata ribattezzata già anni orsono dall'attuale capogruppo PDL Viviana Raisi "soccorso azzurro" in riferimento ai consiglieri ex FI, primo tra tutti Omer Maurizzi assieme al fedelissimo e già citato (e ora indagato) Aldo Noacco], un Sindaco come questo può effettivamente permettersi di lanciare proclami come quello sulla Tarsu. Attenzione però a riempirsi troppo la bocca di parole quali "legalità", "equità", "correttezza". Potrebbe essere che qualcuno, deputato alla vigilanza di condotte contrarie a questi principi, potrebbe svegliarsi e cominciare a voler vedere che succede effettivamente oltre i confini di Bologna. Come del resto sta già succedendo col cantiere Cipea (in cui, a quanto sembra, un appartenente alle Fiamme Gialle risulta essere indagato per corruzione).

lunedì 3 gennaio 2011

ANNO NUOVO E VECCHIA POLITICA

I quotidiani di ieri e di oggi ci hanno dato conto dei propositi e delle riflessioni della capogruppo Pdl in consiglio comunale Viviana Raisi e del Sindaco Macciantelli. Nulla di nuovo sotto il sole. L'avv. Raisi denuncia alcuni sprechi e promesse mancate della Giunta e in particolare gli inspiegabili rincari in un Comune che svetta in Provincia per la media più alta della tassazione locale. Tassa sui rifiuti aumentata, mani nelle tasche dei cittadini. Il leit-motiv del Sindaco che i cittadini già conoscono. Difatti, se lui può vantare che in piazza c'erano migliaia di cittadini per veder bruciare il "salvadanaio" (si brucia il simbolo che ha consentito alle famiglie italiane di resistere alla crisi...una gaffe clamorosa del Sindaco), dimentica che non erano lì per lui, nonostante lui abbia voluto emulare il Capo dello Stato e pronunciare un suo discorso in piazza. Dopo il Quirinale, in piazza Bracci parlava un altro Capo. Non si sa di cosa, ma parlava. Il Sindaco dimentica che 2.000 cittadini gli hanno chiuso la porta in faccia quando nel 2009 non lo hanno più votato alle elezioni per la riconferma, togliendogli così in una botta sola il 7% dei consensi. Il botto insomma i cittadini lo avevano già fatto, signor Sindaco.
Il quale sindaco lamenta "tagli e decreti" del Governo. Se l'Amministrazione si contraddistingue per aver sperperato quasi 300.000 euro di soldi pubblici per pagare le spese legali a ex amministratori imputati in procedimenti penali, bè allora c'è di che esser grati al Governo per aver tenuto fermo il patto di stabilità che impedisce appunto ai Comuni di sperperare i danari pubblici in tal modo. A proposito ci sono novità sul caso Agripolis, signor Sindaco? Non manchi di farcelo sapere, visto che anche Lei assieme a decine di consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione (per la verità, solo ex Forza Italia, guidati da Omer Maurizzi) è indagato dalla Procura regionale della Corte dei Conti. Con l'occasione potrebbe anche farci sapere degli 800.000 euro di indennità tagliate ai Vigili Urbani e dipendenti comunali, vicenda per la quale pende un esposto alla medesima Procura regionale. Invece di riempirsi la bocca di belle parole e di propaganda contro i tagli, renda conto alla cittadinanza e ai Suoi dipendenti (Vigili e impiegati comunali) su che ne è dei tagli da Lei effettuati. Non scarichi sul Governo atti di imprudenza e di mala amministrazione imputabili solo ed esclusivamente a Lei e alla Sua giunta.
Nell'intervista di ieri al Carlino, il cronista Priviato va a fondo con alcune domande un po' imbarazzanti anche per la Raisi. In particolare le fa presente: "Sul caso Noacco tanto rumore per nulla". La domanda è azzeccata, perché effettivamente la Raisi e alcuni consiglieri del Pdl hanno mosso un attacco a Noacco, indagato nella vicenda Cipea quale direttore dei lavori del cantiere edile in via Galletta, sostenendo la sua incompatibilità col gruppo Pdl in quanto il Noacco si è sempre contraddistinto per una linea di pieno appoggio alle politiche della giunta in materia di urbanistica. Anche il segretario del Pd locale, Landi, ha chiesto le dimissioni di Noacco da vicepresidente della commissione Urbanistica. Ma alla fine, nessuna delle azioni auspicate ha avuto seguito: Noacco resta ben incollato alla poltrona di consigliere del gruppo Pdl, nonostante abbia sempre votato in contrasto col suo gruppo, e resta saldamente incollato anche alla poltrona di vicepres. della comm. urbanistica, in barba a qualsiasi regola etica e a qualsiasi conflitto di interessi (il sig. Noacco si dà il caso sia architetto a San lazzaro e abbia uno studio tecnico), oltre a essere dell'opposizione e a lavorare per il Comune.
La Raisi considera il caso "chiuso" e dice che non vi saranno preclusioni se il consigliere voterà conformemente al gruppo. Insomma le questioni politiche poste finora su questo imbarazzante personaggio vanno a farsi benedire. Noacco è indagato. Se dovesse essere condannato non si porrà alcun problema? Qui non è la questione del terzo grado di giudizio a dover essere invocata, come ha fatto qualche sprovveduto politicante accorso in difesa del Noacco. La questione è squisitamente politica. E chi fa finta di non vedere questo macigno se ne accorgerà quando il suddetto macigno gli cascherà inevitabilmente in testa. Il coordinatore provinciale del Pdl Vecchi ha, con una lettera al periodico Vivere a San Lazzaro, chiarito che posto per i Noacco nel Pdl non ce ne sarà mai, con buona pace di chi, anche in Regione, era incautamente giunto a difendere personaggi indifendibili, senza forse rendersi conto per la poca esperienza, di che razza di verminaio sia la politica locale sanlazzarese con soggetti che da 15 anni la ammorbano e hanno contribuito a rendere indistinguibile maggioranza e (certa) opposizione unite in un fascio di interessi comuni sulla testa e sulla salute dei cittadini.
Che qualcuno in Regione sia incorso in questo errore, fors'anche per debito di riconoscenza verso chi gli ha fatto avere qualche decina di voti, è comprensibile anche se è ridicolo. Ma la signora Raisi dovrebbe rendersi conto che con una risposta del genere si mette allo stesso livello di quegli stessi politicanti da quattro soldi coi quali non ha mai avuto un buon rapporto. E durare così altri tre anni fino alle prossime elezioni è francamente troppo. A meno che non ci sia un giudice anche a Berlino.
Buon anno a tutti i lettori del blog e a tutti i cittadini di San Lazzaro