giovedì 21 aprile 2011

CIVIS, COOP E CONAD...IL GIOCO DELLE TRE CARTE

Dal Carlino di oggi, si legge di uno scontro in atto tra Ascom e Confesercenti, sul completamento del Civis (gli ultimi 700 metri).
E chi ne parla è la Conad che, per bocca del suo titolare locale, paventa il rischio d’essere danneggiata da un protrarsi del cantiere.
Ora, forse ci si è persi qualcosa. Alcuni, troppi, passaggi intermedi sono incomprensibili.
Non dimentichiamoci che ora perfino Merola scappa dal Civis come da un carretto seicentesco di appestati a Milano.
Ma non è questo.
La delibera 17 del 26 febbraio 2002, emanata dal Comune di San Lazzaro di Savena non sosteneva, per caso, la necessità di delocalizzare la sede della Coop all’angolo tra Via Emilia e Via Fornace, in funzione del transito sulla Via Emilia della “nuova tramvia su gomma”?
Non si decise, pertanto, di procedere a trattativa privata con Coop Adriatica per il suo trasferimento su di un terreno di proprietà del Comune nell’aera ex Ansaloni?
In sintesi, la Coop era costretta a spostarsi per il fine pubblico di agevolare il transito del Civis e di conseguenza era scelto per una trattativa privata (perfezionatasi, successivamente, ad un prezzo di € 276,88/mq del 2003, mai rivalutato).
Dobbiamo desumere che la Conad, in via di impianto nello stesso identico luogo e per la stessa metratura, non intralcia più il transito del Civis?
Inoltre, ci sarebbero un ultimo paio di domande per il Comune di San Lazzaro e per la Conad.
Chi e come ha autorizzato l’abbattimento di circa otto alberi su suolo pubblico prospiciente l’area a parcheggio ex Coop ora Conad?
Chi e come ha autorizzato l’elevazione di una torretta di copertura per le scale dal parcheggio sotterraneo al piano stradale, per circa quattro metri in altezza, talmente brutta e invasiva da ricordare la migliore edilizia sovietica?
Attendiamo risposte.

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