martedì 12 aprile 2011

COME TI FACCIO BUSINESS COL MATTONE

Mattone su mattone, a San Lazzaro si è lentamente cementificata buona parte del territorio che un tempo nemmeno troppo lontano era coperto di verde. Dal 2004 in avanti si è avuta un'accelerazione esponenziale di questa colata di cemento, sotto la guida dell'attuale Sindaco Marco Macciantelli. Il quale, ora, proprio pochi giorni dopo la notizia di una durissima interrogazione parlamentare presentata dall'On. Raisi (FLI) riguardante vicende di abusi edilizi e urbanistici nel territorio sanlazzarese, ha pensato bene di elargire a tutti i lettori del Carlino Bologna (edizione dell'11 aprile 2011, pag. 8) alcune perle sapienziali in tema, guarda caso, di alloggi ed equità. In sostanza il "sindaco filosofo", maestro di scuola secondaria superiore in aspettativa, dice che il welfare deve "esercitare un controllo in ordine a chi ha davvero i requisiti" per accedere ad alloggi popolari, nonché a tutti quei servizi per indigenti. Il Cacciari de noantri insomma (non ce ne voglia il Professore veneziano) si accorge che forse fino ad oggi non si è sempre proceduto come si doveva, nell'assegnare questi ed altri servizi. Forse ha pensato proprio alla città che dice di amministrare, nella quale risulterebbe che più volte diversi personaggi sono risultati assegnatari di alloggi senza averne i requisiti. Anche personaggi in divisa, stando alle indagini condotte dalla Procura di Bologna che hanno portato all'inchiesta CIPEA. Personaggi delle Fiamme Gialle, un corpo armato la cui onestà e integrità non verrà certamente messa in dubbio da alcuni singoli casi. Nell'interrogazione dell'On. Raisi si fa riferimento ad alloggi destinati dal Comune guidato da Macciantelli, proprio ad appartenenti alla Guardia di Finanza. La stessa GdF alla quale Macciantelli si premurava di far avere, come da lui stesso dichiarato alla stampa, la lettera di alcuni acquirenti di un appartamento del lotto CIPEA (sotto inchiesta e sequestrato per vari mesi dalla Squadra Mobile) che gli segnalavano di essere stati oggetto di richieste di somme maggiorate e in nero rispetto al prezzo ufficiale di acquisto. Il Sindaco teneva presso di sé la missiva dei due cittadini, non si sa per quanto tempo, dopodiché la inoltrava alla stessa Guardia di Finanza.
Insomma è proprio il caso di dirlo: meglio tardi che mai, signor Sindaco. Si è accorto che in vari casi, alloggi in edilizia convenzionata venivano assegnati a chi non ne aveva i requisiti? Proprio nel Suo Comune? Su Bologna poi si potrebbe scrivere un libro, sui tanti alloggi dati a chi non ne aveva diritto. L'ex assessore di Cofferati, Antonio Amorosi, trovò numerosi casi di questo genere (riguardanti politici di vari schieramenti), ma come ricompensa fu cacciato. L'inchiesta della Procura prontamente archiviata. Gestione Di Nicola.
Poi si sa che le varie ASP bolognesi gestiscono un ingente patrimonio immobiliare e danno in affitto alloggi a poco prezzo: ma, a differenza di Milano e Roma, gli elenchi degli affittuari non sono stati resi pubblici. La famosa trasparenza bolognese. Che sconfina anche oltre il Savena. Dove si continua a costruire e la lista civica Noi cittadini paventa il pericolo di infiltrazioni mafiose nell'edilizia locale (un gestore di una società immobiliare operante a San Lazzaro è stato arrestato pochi giorni fa: sarebbe un noto appartenente alla 'ndrangheta, grosso trafficante di droga). La replica dell'assessore all'urbanistica Schippa? "Polemiche sconclusionate". Già. Ancora nei primi anni '60 in Italia in documenti ufficiali si affermava che "la mafia non esiste". Auguri ai poveri sanlazzaresi.

PS. in fatto di edilizia si intendono anche i consiglieri comunali Maurizzi (PDL) e Noacco (indipendente nel PDL). Il secondo è indagato nella vicenda Cipea, quale direttore dei lavori del cantiere già sequestrato e al quale dopo vari mesi sono stati tolti i sigilli. Il primo è imprenditore non operante nell'edilizia, ma se ogni tanto qua e là ci scappa pure qualche palazzina a San Lazzaro, non si tira di certo indietro. Molti continuano a chiedersi il perché di tanta passione nel difendere questi due signori, da parte del consigliere regionale Bignami. Sicuramente grandi affinità politico-culturali.

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