mercoledì 4 maggio 2011

LA BUONA POLITICA

Qualche tempo fa, il Nostro Sindaco ci ha accusato di essere un sedicente magazine.

Ora, ci si sarebbe aspettati maggior stile e proprietà di linguaggio, da chi professa d’esser professore, ad ogni piè sospinto.

Come noto, sedicente, tradotto dal burocratese, è colui che afferma di sé uno status od una qualità, senza riscontro.

Ora, come possa un oggetto inanimato qualificarsi sedicente, rimane un mistero.

Oltretutto, a sinistra, quando si perde la bussola di riferimento, si cade sempre nelle stesse trappole linguistiche.

Non era forse quarantanni addietro che il PCI qualificava sedicenti le brigate rosse, per rimarcare una distanza che, come colse per prima Rossana Rossanda, non c'era, perché facevano parte "dell'album di famiglia"?

Non pago, ci accusa di calzare il burqa.

E qui, si cade nel razzismo involontario, di chi attribuisce e distribuisce epiteti riferiti a qualità sgradite e temute negli altri (il copricapo degli islamici), senza nemmeno sapere di che parla.

Lo rinviamo, così, al verso 31 della sura XXIV, magari si accultura.

L'ignoranza della sharia in chi voleva la moschea a San Lazzaro, lascia basiti.

Ed è lui che ci accusa di cattiva politica.

Sul punto, si potrebbe avere un moto di maligna soddisfazione nell’elencare tutti i mirabili esempi della sua buona politica (case gialle e CIPEA, Ca' Ricchi e via Spinelli dicono nulla?), ma sarebbe come sparare ai piccioni in Piazza Maggiore ed è un ruolo che non ci piace.
Ci si limita, tuttavia, a registrare un incidente occorso ad un’anziana – narrato con dovizia di particolari sul Carlino di oggi – caduta per via di un doppio gradino di una pensilina eretta, quale opera a corredo del CIVIS.

È l’occasione per rimarcare che sino ad oggi è sfuggito a tutti, Sindaco per primo, che il CIVIS ha provocato modifiche viarie, erette senza alcun riguardo a qualsiasi norma, dal rango regolamentare in su, italiana e comunitaria, in materia di sicurezza stradale.

Restringimenti di carreggiata, gradini alti a spigolo vivo, ostacoli fissi in mezzo alla sede viaria, sono tutti elementi che – per dato statistico – prima o poi provocheranno incidenti gravi agli utenti più esposti, pedoni, ciclisti, motociclisti.

Qualcuno si ricorda delle cordolature apposte in Bologna?

Bene, prima di essere tolte, hanno provocato incidenti gravi, con un conseguente onere risarcitorio in capo al Comune di Bologna.

Aspettiamo sfiduciati, la prima richiesta avverso il Comune di San Lazzaro, responsabile della manutenzione e gestione delle strade comunali.
Questa è la buona politica, lasciare che pesantissimi rischi potenziali attentino alla salute dei cittadini ed alle casse comunali.

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