lunedì 20 giugno 2011

LA PROPAGANDA DI REGIME

Il PD sanlazzarese, non pago dell'abnorme spazio di cui gode il Sindaco sui quotidiani locali (tanto che sempre più cittadini si chiedono a cosa sia dovuto questo curioso fenomeno che non si rinviene per nessun altro sindaco della Provincia e tantomeno per lo stesso sindaco di Bologna), distribuisce capillarmente un giornalino che, prima della fusione tra DS e Margherita, era onestamente intitolato "giornale del (P)DS sanlazzarese", e che ora è invece il sedicente "giornale della comunità sanlazzarese". Quale comunità, non è dato sapere. Una comunità che sia tale non accetterebbe di subire una propaganda degna del peggior soviet. Ma gli agit-prop hanno terreno fertile a San Lazzaro, e per rendersene conto basta sfogliare appunto il periodico "In Piazza". Una serie di interviste-monologo ad uso e consumo del baronetto locale, nelle quali non v'è traccia della realtà che i cittadini vivono. Un mondo virtuale, fatto di prati puliti e di case popolari assegnate senza problemi a chi ne ha bisogno, un mondo in cui i piani operativi comunali vengono discussi con la cittadinanza e dove la parola cemento quasi non compare.
Peccato. Molti cittadini sono stufi di questa propaganda autoreferenziale stile anni '50 (ricordate i film di don Camillo? con le vetrine dei negozi in cui erano esposte etichette "prodotti provenienti dalla Russia") e là dove possono, esprimono il loro sdegno per una politica arrogante e spocchiosa. Molti sono stufi della stessa opposizione, che a parte alcuni singoli consiglieri, non si è mai distinta per battaglie attente ai problemi della città, anzi è stata spesso supina alle politiche della stessa Amministrazione. E' dei giorni scorsi la notizia in base alla quale, al momento dell'approvazione del POC, il consigliere Aldo Noacco, indipendente nel PDL e indagato per illeciti urbanistici (e tuttora direttore dei lavori del cantiere Cipea di via Galletta, sotto inchiesta della Procura della Repubblica di Bologna), non fosse in aula, così come il suo collega Omer Maurizzi, vicepresidente del consiglio comunale molto gradito alla maggioranza, assente sin dall'inizio della seduta. Stesso scenario si ebbe nel 2009 al momento dell'approvazione del PSC. I cittadini non sono fessi. Nonostante la propaganda di regime, si sono accorti che qualcosa non va. Se n'è accorto anche l'On. Raisi che ha presentato due pesantissime interpellanze parlamentari in cui descrive scenari tutt'altro che edificanti per San Lazzaro. Il Sindaco resta sotto inchiesta per questioni legate all'urbanistica, così come è sotto inchiesta il consigliere Noacco. Maggioranza e pezzi di opposizione unite da uno stesso destino. Molti cittadini di San Lazzaro non vogliono avere nulla a che spartire con questi destini. Alcuni, per essersi ribellati a soprusi di ogni genere, sono stati e sono tuttora oggetto di minacce a mezzo stampa, vittime di un clima d'odio che non ha eguali in tutto il resto della Provincia. Nel frattempo, consiglieri comunali di opposizione che segnalano problemi per la collettività (es. amianto), vengono tacciati di procurato allarme. Per poi essere sbertucciati dalla stessa Giunta nel momento in cui questa si appropria delle stesse proposte di quegli stessi consiglieri tacciati di allarmismo. Strane storie di regime. Ma i regimi, così come qualsiasi altra cosa terrena, sono destinati a cadere.

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