venerdì 15 novembre 2013

MACCIANTELLI, MONARI E PABLO SRL: AGGIORNAMENTI E QUALCHE CONSIDERAZIONE SULLA "OPPOSIZIONE" A SAN LAZZARO

E' di oggi un articolo del Corriere della sera di Bologna che riporta la consulenza affidata dal Comune di San Lazzaro alla società Pablo Srl, per la realizzazione del sito internet del Comune. Ci fa piacere che la stampa recepisca quel che già più di tre anni fa, su segnalazione dell'allora deputato Enzo Raisi che fece un esposto in procura, scrivevamo QUI. e QUI , quando inoltre ricordavamo che alla Pablo srl il Comune di San Lazzaro ha affidato la realizzazione del giornalino ufficiale del Comune stesso, dal titolo "San Lazzaro città".
Chissà se il Sindaco, così prodigo di consulenze verso questa società legata alla compagna di Marco Monari, suo padrino politico, già capogruppo PD in Regione e dimessosi da quell'incarico perché travolto dallo scandalo dei rimborsi e delle "spese pazze", vorrà spiegare meglio questa vicenda ai cittadini. 

PS. Molti cittadini in questi anni ci hanno scritto manifestandoci la loro vicinanza e solidarietà, chiedendoci il perché l'opposizione in consiglio comunale non abbia mai sollevato nessuno dei problemi e delle tematiche qui riportate. Non sappiamo dare una risposta. Ma probabilmente, a parte la scarsa competenza anche di persone in buona fede, non si può trascurare una commistione di interessi con elementi della c.d. opposizione, commistione che qui abbiamo sempre denunciato e basata su fatti ben precisi. Un personaggio che siede in consiglio comunale da almeno 25 anni (se non addirittura 30), Aldo Noacco, nominalmente all'opposizione (prima DC, poi Forza Italia e infine Pdl), è stato rinviato a giudizio per illeciti urbanistici in qualità di direttore dei lavori del cantiere Cipea di via Galletta, che aveva ricevuto l'appalto dal Comune. Il Noacco è sempre stato tutelato dal suo collega di partito, Omer Maurizzi, che ha costruito una palazzina in via Torreggiani su un terreno sul quale il precedente proprietario non aveva mai potuto edificare perché privo del relativo permesso. I due personaggi sono noti alla stampa da anni, per esser stati ribattezzati "soccorso azzurro", in quanto in più di una occasione hanno salvato le giunte comunali sanlazzaresi che perdevano pezzi della loro maggioranza per la realizzazione di piani urbanistici molto contestati (si ricordi lo scempio di villa Cicogna con la costruzione di un albergo dentro il suo perimetro: operazione che fu possibile grazie all'appoggio decisivo dei due consiglieri comunali della "opposizione"). L'appoggio a queste operazioni che negli anni hanno costituito quello che è stato da più parti chiamato il "sacco di San Lazzaro" si realizza non necessariamente attraverso voti a favore, ma anche tramite astensioni o non partecipazioni al voto per far scendere il numero legale, pur rimanendo in sala. Scorrendo le delibere che decidevano nuovi azzonamenti urbanistici si nota che i voti di quei consiglieri erano sempre o favorevoli o di astensione. Il periodico Vivere a San Lazzaro ha documentato ampiamente questa situazione nei numeri di questi anni. 
Questo terrificante modo di NON fare opposizione ha garantito la sostanziale intoccabilità delle giunte (soprattutto quelle targate Macciantelli, 10 anni di mandato ormai al termine) sui temi più spinosi. Salvo poi fare una opposizione "di facciata" su temi privi di rilevanza, presentando interrogazioni in consiglio su questioni quali la potatura di alberi, la "svendita" del predio Betti, i sensi di marcia e quan'altro. Anche sul Civis i citati consiglieri votarono a favore.
Il dramma dunque non è consistito solo e soltanto nell'operato di Macciantelli, che tanto abbiamo criticato e denunciato in questo blog. E' consistito e consiste in una finta opposizione, che ha tradito il mandato affidatole dai cittadini, spesso ignari dei comportamenti di questi suoi rappresentanti. Rappresentanti che in genere tacevano per l'intero mandato, salvo poi riapparire come zombies a fine mandato sulla stampa quasi a giustificare il loro essere stati zitti per 5 anni. E' il caso di Omer Maurizzi, riapparso ieri sul Resto del Carlino a proposito della vicenda delle slot machine, che ha proclamato la sua...astensione su una proposta di un consigliere ex Idv (avete letto bene). Gran parte della comunità sanlazzarese chiede che certi elementi se ne vadano a casa e si dedichino alle loro cose senza più infestare la politica locale come è avvenuto in questi decenni con inciuci terrificanti. Se siamo contenti che Macciantelli, che nessuno rimpiangerà, se ne vada, è sacrosanto che lo accompagnino i soggetti sopra menzionati, che, arriviamo a dire, hanno delle colpe più gravi di quelle del sindaco uscente: avrebbero dovuto controllare, fare seria opposizione, render conto ai cittadini di cosa stava succedendo nelle stanze dell'amministrazione. E invece hanno colpevolmente taciuto e hanno fatto i loro affari. A casa!!!

sabato 2 novembre 2013

ABBUFFATE PD IN REGIONE, MEROLA ALL'ATTACCO. ASSORDANTE SILENZIO DI MACCIANTELLI, "PUPILLO" POLITICO DI MONARI

Dal Resto del Carlino riportiamo:

Scandalo Regione, Merola: "Sdegno nel Pd, bisogna tenerne conto"

Inchiesta sulle spese dei gruppi consiliari di viale Aldo Moro, intervengono anche gli assessori regionali. La Marzocchi: "Carta di credito? Utilizzata con morigeratezza". E Mezzetti prende le distanze dalla vicenda

Il sindaco di Bologna Virginio Merola (Fotoschicchi)
Il sindaco di Bologna Virginio Merola (Fotoschicchi)
Bologna, 2 novembre 2013 -  Al di là del problema giudiziario, c’è “un tema etico” e ci sono “comportamenti indivuduali” che “non vanno bene”. Soprattutto dal punto di vista del Pd, che “ha una base molto reattiva a questi temi e bisogna tener conto di questo sdegno”. Alla fine di una settimana di indiscrezioni e polemiche su Marco Monari, capogruppo Pd in Regione, nell’occhio del ciclone per le cene “di rappresentanza” messe in conto a viale Aldo Moro e al centro dell’inchiesta della Procura di Bologna sulle spese dei gruppi consiliari, arriva anche la censura del sindaco di Bologna, Virginio Merola, che nei giorni si era solo limitato a una battuta sulla vicenda (“Mangiavano bene? Eh si’”).
Oggi, invece, Merola mantiene un tono serio e grave.


“Dal punto di vista legale non ci sono neanche gli avvisi di garanzia, ci sono solo molte fughe di notizie- sottolinea il sindaco questa mattina in Comune- quindi questo crea già una situazione insolita”. Dal punto di vista legale, insomma, “può essere anche che non ci sia un reato”. Dal punto di vista morale, invece, “ci sono cose che dovrebbero colpire”, affonda il colpo Merola. Nell’inchiesta sono coinvolti tutti i gruppi, ma “il Pd ha una base molto reattiva a questi temi e bisogna tener conto di questo sdegno- ammonisce il sindaco- dal punto di vista dei comportamenti individuali, non va bene” quanto sta emergendo dall’inchiesta sulla Regione.

Secondo Merola, dunque, al di là della questione giudiziaria “c’è un tema etico” che ha la precedenza.
“Si può anche avere un pranzo, legittimo- ammette il sindaco- ma rispetto alla situazione in cui viviamo, ci vuole maggiore sobrietà e comportamenti individuali piu’ consoni” alla crisi e alle difficoltà economiche con cui le famiglie italiane e anche bolognesi fanno i conti tutti i giorni.

http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2013/10/31/974635-regione-noe-beneficenza-cene.shtml

Il silenzio del sindaco di San Lazzaro, Marco Macciantelli, è sempre più assordante e imbarazzante. Chi, come lui, aveva accesso diretto a Monari, della cui amicizia e indiscussa protezione politica godeva e ha sempre goduto, ora tace.
Non dev'essere in effetti facile assistere alla totale caduta in disgrazia del proprio padrino politico, di cui magari sperava di ereditare i consensi per un ingresso in Regione. Invece il Monari deve rispondere delle laute cene pagate con la propria carta di credito. Molti militanti sono indignati e arrabbiati, e il sindaco Merola lo sa bene, tanto da aver deciso di commentare la vicenda. Molti militanti PD si domandano con chi Monari facesse tutte queste cene, spesso solo con 2-3 persone. Forse con amici o colleghi politici, magari molto vicini a lui. Forse con i propri uomini sul territorio. I militanti non ci stanno e pretendono chiarezza. Merola corre ai ripari. Altri, come Macciantelli, preferiscono tacere. Pensando così di fare miglior figura. Forse non è una pensata del tutto sbagliata. Ma i militanti non dimenticano. 

(Nel frattempo, si assiste alle solite uscite mediatiche del Sindaco di San Lazzaro che, dopo aver autorizzato l'apertura di un negozio di droghe furbe a poca distanza dalla chiesa e da una scuola, e dopo aver autorizzato l'apertura di una sala slot a poca distanza da un'altra scuola, ora, con almeno 5 anni di ritardo, si improvvisa guerrigliero del gioco d'azzardo. Forse farebbe meglio a pensare a cosa andare a fare una finito il mandato da sindaco: la cittadinanza preferisce ridere con cose più simpatiche, e non con certe pagliacciate: a proposito delle quali, si legga bene quanto scrive il consigliere della Lista civica Noi Cittadini QUI)