giovedì 18 dicembre 2014

UN PIANO URBANISTICO....UN PO'(C) CONTROVERSO

Dopo l'intervista a un dirigente Ance (Associazione nazionale costruttori edili) che chiedeva un ripensamento rispetto alla scelta di bloccare definitivamente il POC relativo al piano urbanistico di Idice, e al direttore immobiliare di Coop Costruzioni al Carlino di ieri, il quale nemmeno troppo velatamente lasciava intendere che le Coop potrebbero adire le vie legali contro il Comune, arriva la replica del sindaco Isabella Conti: "Non ci faremo intimidire". La battaglia prosegue. Il Resto del Carlino spiega che nelle primarie a sindaco vinte dalla Conti lo scorso anno potrebbe aver giocato un ruolo determinante proprio la posizione assunta dall'attuale sindaco sul tanto controverso POC approvato ancora sotto la giunta Macciantelli. La delibera attuativa del POC, il c.d. PUA, fu adottata dalla precedente giunta in assenza della Conti, la quale ha sempre detto di esser stata impegnata a Roma a un incontro di partito. All'epoca dunque la posizione della Conti non era molto chiara, probabilmente perché non era consigliabile l'esporsi troppo contro la giunta di cui lei stessa faceva parte come assessore al Bilancio. Secondo diversi osservatori della situazione locale, si è assistito ad una mossa sicuramente coraggiosa da parte di un giovane Sindaco che però per ben 10 anni ha sempre approvato qualsiasi cosa venisse partorita dalle giunte Macciantelli, e su cui questo blog si è espresso in  modo molto attento e approfondito. Ancora, l'anno come assessore al Bilancio ha sicuramente fatto sì che l'attuale sindaco prendesse conoscenza delle numerose questioni che riguardavano le tante voci di spesa del Comune sotto la guida Macciantelli. Una presa di conoscenza alla quale però non ha fatto seguito alcuna pubblica segnalazione di situazioni che invece altri organi locali, come il periodico Vivere a San Lazzaro hanno segnalato. Insomma un atteggiamento giudicato da più parti ambiguo, che sarebbe cambiato sul famoso piano urbanistico quando ormai la precedente amministrazione aveva probabilmente già cristallizzato situazioni e attese. Ricordiamo peraltro che San Lazzaro è ancora teatro di vicende giudiziarie legate all'urbanistica: l'ex consigliere comunale PDL Aldo Noacco è rinviato a giudizio per illeciti urbanistici nell'ambito della vicenda Cipea, di cui era direttore del cantiere già oggetto di sequestro da parte della Squadra Mobile di Bologna. Noacco che spesso e volentieri assumeva una posizione molto morbida verso la maggioranza. La Conti invece ha assunto una posizione sicuramente di rottura con un mondo nel quale però lei stessa, quale giovane dirigente di partito e consigliera comunale per 10 anni è cresciuta. Un mondo che ora si sente tradito e che alza la voce. La vicinanza della Lista Noi Cittadini, ormai all'opposizione solo formalmente, che ha da sempre cavalcato questa vicenda (annunciando anche esposti in Procura di cui gli stessi "civici" non hanno più fornito alcuna notizia) probabilmente non servirà a rafforzare una situazione molto difficile che si è venuta a creare, forse anche per ingenuità da parte dell'attuale sindaco. Nel frattempo l'assessore Archetti, che la Conti ha voluto nella nuova giunta e che rappresenta in trait d'union con le precedenti amministrazioni, e che ha sempre votato e sostenuto il Piano urbanistico ora contestato, non apre bocca sulla questione. Ci piacerebbe sapere cosa pensa di questa situazione, ad esempio se secondo lui hanno ragione le Coop oppure ha ragione il sindaco. Magari lo stesso sindaco potrebbe chiederglielo. 
Per la Conti, già in evidente difficoltà per la imbarazzante situazione della sicurezza a San Lazzaro, teatro di una lunga serie di furti e rapine e attaccata anche dai dirigenti locali di Forza Italia che assieme al consigliere regionale Galeazzo Bignami sono stati ricevuti dal Questore di Bologna (e il quale Questore, secondo un articolo del Carlino, era stato lasciato toalmente all'oscuro del "piano sicurezza" della giunta), si preannuncia un 2015 non facile. Per parte nostra le auguriamo buon lavoro e comprendiamo che non è facile smarcarsi da una situazione politico-amministrativa consolidata dal suo precedessore. Il coraggio a metà può a volte far più danni della totale mancanza di coraggio stesso. 

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